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Salvataggio a Pomigliano d'Arco: un neonato ha rischiato di soffocare col latte materno

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Gli agenti della Polizia locale erano adeguatamente formati per le manovre di salvataggio sui neonati.

Gli “Angeli” azzurri di Pomigliano d’Arco. Quando Marco (nome di fantasia) sarà grande, ricorderà così i suoi eroi in divisa. Gli agenti della Polizia Locale gli hanno salvato la vita a 5 mesi, mentre soffocava durante l’allattamento.

Vigili salvano neonato soffocato a Pomigliano d’Arco

Stava allattando il suo bambino tra le braccia. Una scena che può solo commuovere e intenerire anche i passanti più distratti di una cittadina in estate caotica come Pomigliano d’Arco. Scene di straordinaria quotidianità.

Poi il terrore della madre interrompe quella piccola magia. Le sue urla disperate richiamano una pattuglia dei poliziotti. Gli agenti scendono e capiscono subito che il neonato rischia di soffocare con il latte materno. Una volta segnalata l’emergenza ai soccorritori del 118, i vigili decidono di praticare le manovre di disostruzione e la respirazione artificiale. Stesse pratiche salvavita (Manovra di Heimlich) ma molto più delicate rispetto a quelle da applicare su un corpo adulto.

Il bambino non respirava più

I testimoni presenti raccontano di aver assistito a momenti di terrore. Il bambino era diventato cianotico; non respirava più.

In quegli istanti concitati, il comandante della Polizia locale di Pomigliano d’Arco, Luigi Maiello, insieme ai suoi uomini ha messo in pratica quanto appreso nei corsi di formazione, facendo tesoro delle preziose lezioni di salvataggio. In quegli attimi è fondamentale essere lucidi e mantenere la calma, anche perché non è facile applicare manovre sul corpicino di un neonato. Sono tecniche riservate esclusivamente a personale formato, proprio come formati lo sono questi agenti intervenuti.

Dopo il “ruttino”, il neonato ha ripreso a respirare. Un respiro di sollievo accompagnato dal rigurgito del latte e da un pianto liberatorio. Un pianto di gioia per tutti i presenti.