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Salvini: "Sì a governo con il centrodestra, insieme a 5s"

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Il leader leghista ha affermato che si sta lavorando per creare un Governo che duri cinque anni, senza soluzioni temporanee

Siamo giunti alla seconda giornata di consultazioni al Quirinale. Ha avuto luogo il colloquio tra Sergio Mattarella e la delegazione della Lega. Il presidente della Repubblica ha incontrato Matteo Salvini, Gian Marco Centinaio, capogruppo al Senato, e Giancarlo Giorgetti capogruppo alla Camera. Il leader leghista ha assicurato che si sta lavorando per creare un Governo solido, che duri 5 anni, senza soluzioni temporanee. Per fare ciò, è ovviamente necessario il coinvolgimento del Movimento 5 Stelle.

Salvini su nuovo Governo

Tutta Italia è con il fiato sospeso per la creazione del nuovo Governo. Le elezioni politiche 2018 hanno portato ad una situazione spinosa, dove poli molto distanti, almeno a parole, sono costretti ad avvicinarsi, ad attrarsi. Siamo giunti al secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato la delegazione leghista. Questa era composta dal leader Matteo Salvini, dal capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio e dal capogruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti.

Alla fine di questo importante incontro, il capo e candidato premier leghista ha affermato che si sta lavorando per creare un Governo stabile, che duri 5 anni. Matteo Salvini ha affermato che continuerà ad incontrare tutti, a partire dal centrodestra, che, ricorda ancora una volta, la coalizione che ha preso più voti alle elezioni politiche. Tuttavia, il leader leghista ha anche affermato che si andrà in Parlamento solo e soltanto se si avranno certi numeri. Altrimenti si tornerà al voto. Matteo Salvini non ha paura di tornare al voto, perché “la Lega è un partito nato tra la gente figuriamoci se abbiamo paura di tornare alle elezioni”.

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Pd

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato anche le delegazioni di Partito Democratico e di Forza Italia.
Maurizio Martina ha affermato, dopo l’incontro, che il negativo esito delle elezioni politiche 2018 non consente loro di formulare ipotesi di Governo che li riguardano. Chi ha vinto le elezioni deve farsi carico della responsabilità di governare. Maurizio Martina ha affermato: “Noi avvertiamo come certi atteggiamenti siano più figli di un secondo tempo della campagna elettorale che di una responsabilità nuova. Il tempo della campagna elettorale è finito e queste forze farebbero bene a tornare con i piedi per terra anche rispetto a soluzioni di governo”.

Poi Martina ha aggiunto che il Pd è ancora in campo da protagonista, per rafforzare in coerenza con il lavoro fatto dal governo tutti gli interventi di sostegno sociale. Sui quattro snodi di interesse generale, promette che il Pd eserciterà fino in fondo la sua funzione nel suo ruolo di opposizione. I punti sono il taglio del costo del lavoro e reddito di inclusione, controllo della finanza pubblica, gestione del fenomeno migratorio e rafforzamento del quadro internazionale.

Forza Italia

Secondo Silvio Berlusconi, invece, il nuovo Governo dovrà partire da chi ha vinto le elezioni, ossia dal centrodestra. E nel centrodestra, ad essere stato trionfatore, è il partito leghista. L’ex premier ha affermato che Forza Italia non è aperto, però, ad un governo fatto di pauperismi, giustizialismi, populismi e odio. Silvio Berlusconi ha dichiarato di essere disposto a dialogare con presenze di alto profilo a soluzioni credibili e serie in sede europea.