> > Salvini: "Sfioreremo il 3%. Il nome Lega non si tocca"

Salvini: "Sfioreremo il 3%. Il nome Lega non si tocca"

Salvini a Radio24 sulla questione di una nuova Lega

Il Carroccio proseguirà il suo operato a prescindere dalla decisione del Tribunale del riesame. Duro l'attacco a Maurizio Martina.

Il vicepremier Matteo Salvini ha parlato di impegni europei e di tasse ai microfoni di Radio24. “Mi stupisce che non si apprezzi il fatto che manteniamo gli impegni espressi in campagna elettorale”, ha dichiarato il vicepremier. Non manca un confronto il Partito democratico, che in passato “ha fatto quello che diceva l’Europa e gli italiani non stanno meglio e c’è più debito. Io voglio fare spesa utile, spero che rientri nei canoni europei”. Sulla questione delle imposte, “non posso pretendere che l’anno prossimo tutti paghino il 15% di tasse”, ha affermato il leader del Carroccio, “ma nella manovra ci sarà un primo passo e tanti italiani, tanti artigiani e tanti professionisti pagheranno meno tasse“.

Una nuova Lega?

Salvini ha voluto mettere a tacere le voci che in questi giorni ipotizzano la nascita di un nuovo partito, qualora il Tribunale del riesame procedesse a bloccare i fondi del Carroccio per una cifra che potrebbe raggiungere i 49 milioni di euro. La decisione verrà presa in occasione dell’udienza fissata per il 5 settembre. “Da noi non nasce nessun nuovo partito”, ha negato il vicepremier. “Questi divertimenti li lascio al Pd, di congressi, di cambio di nomi. Io parlo di asili nido, di quello che serve alla gente”.

In modo simile si è espresso il giorno precedente a Bergamo, in occasione della festa della Lega nella sua città simbolo. Salvini ha assicurato: “No, il nome Lega non si tocca. La Lega c’è e ci sarà, coi soldi o senza, con condanne o senza. Perché la Lega è il popolo e il popolo non lo ferma nessuno. Preferisco avere cervello pieno e le tasche vuote e non come il Pd che ha le tasche pieno e il cervello vuoto. Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche piene o a tasche vuote, colpevoli o innocenti”.

Non manca chi, tra gli alleati del vicepremier, ha sottolineato che di fatto la Lega di Salvini costituisce già un partito diverso rispetto a quello storico guidato da Umberto Bossi. Alle elezioni del 4 marzo gli italiani non sono stati chiamati a votare la “Lega Nord” ma la “Lega per Salvini premier“. Esclusa anche l’ipotesi di un partito unico di centrodestra, tanto dalla Lega quanto dai rappresentanti dei partiti che un tempo formavano la Casa delle Libertà.

Salvini alla Festa della Lega

La questione Diciotti

A Bergamo Salvini ha fatto riferimento anche a un’altra indagine che lo vede coinvolto: quella del pm di Agrigento che ha aperto un fascicolo in seguito al caso Diciotti. “Dico con immenso affetto al procuratore di Agrigento che se arriverà un’altra nave in un porto italiano farò esattamente quello che che ho fatto quest’estate, né più ne meno”, ha dichiarato il leader leghista. “Sono arrivato a 45 anni per vivere una estate incredibile. Quando feci la tessera della Lega nel 1990 non pensavo che avrei passato un’estate a farmi dare del populista, mai nella vita avrei pensato di essere indagato per il reato di sequestro di persona”.

Il vincolo del 3%

“Il vincolo del 3% lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo”, ha continuato rivolto al ministro dell’Economia Giovanni Tria. Salvini si è espresso anche sul tema delle concessioni, che andranno riviste “tutte, una per una. Non solo sulle strade ma anche in settori sui quali lo Stato ha fatto un grosso favore ai privati”.

Il taser sui treni

Sulla questione dell’introduzione del taser a disposizione delle forze dell’ordine, il vicepremier ha dichiarato: “In prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia”. Ha poi rivolto un saluto alla capotreno di Trenord “che ha chiesto educatamente a due zingari di non rompere le palle“.

L’attacco a Martina

Duro l’attacco di Salvini al segretario del Pd. “Secondo me Martina l’ha scelto Renzi così lui continua a fare bella figura”, ha esordito, per poi continuare: “Io pensavo che la persona più fisicamente triste fosse Fassino. No, Martina riesce ad andare oltre. Io vedo Martina e mi viene voglia di dire, hai bisogno di due euro? Posso offrirti un tramezzino?