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Sanremo, Ermal Meta e Fabrizio Moro sospesi: la reazione

I due artisti

Sospesi dal Festival di Sanremo Ermal Meta e Fabrizio Moro, la cui canzone “Non mi avete fatto niente” è stata accusata di plagio. Ecco le reazioni.

Non si esibiranno questa stasera a Sanremo Ermal Meta e Fabrizio Moro, dopo che la loro canzone “Non mi avete fatto niente” – peraltro una delle favorite del Festival ancora prima di ascoltarla, visto quanto sono apprezzati i due interpreti – è stata accusata di plagio. La decisione è stata presa dagli organizzatori della kermesse d’accordo con il direttore artistico Claudio Baglioni, “in attesa di approfondimenti” per sapere se il brano abbia violato o meno il regolamento.

Meta e Moro – rispettivamente terzo classificato e Premio della Critica al Festival di Sanremo dello scorso anno con la canzone “Vietato morire” sulla violenza domestica, e tra l’altro vincitore e Premio della Critica al Festival del 2007 nella sezione Nuove Proposte con la canzone “Pensa”, dedicata alla lotta alla mafia – verranno sostituiti da Renzo Rubino, che dopo essere stato estratto a sorte, ricanterà questa sera anzichè domani la sua dolcissima “Custodire”. Nel pomeriggio si era parlato come già detto di “sospensione” di Moro e Meta, ma ora un comunicato stampa mitiga i toni e spiega che la loro esibizione è “rinviata a domani”.

Rinviati a domani

La reazione dei due cantanti

Il loro post

Non si era fatta attendere le reazioni di Ermal Meta e Fabrizio Moro alla notizia della loro sospensione. I due avevano giudicato “assolutamente ridicola” quella decisione. Sembrerebbe che “Non mi avete fatto niente” sia molto simile ad una canzone presentata a Sanremo Giovani tre anni fa, “Silenzio”, interpretata da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, ma poi scartata e mai commercializzata, quindi si tratta (quasi) di un inedito. Una parte di quella canzone è stata inserita in quella di quest’anno, ma non era mai ascoltata (quasi) da nessuno. “Ciao ragazzi, è ora di parlare. Abbiamo sentito parlare di plagio nei confronti della nostra canzone di Sanremo e il pomo della discordia è una canzone scritta da Andrea Febo (collaboratore storico di Fabrizio) che venne presentata nelle Selezioni di Sanremo giovani di 3 anni fa, venne scartata e MAI commercializzata – spiega Ermal Meta sulla sua pagina Facebook -. “Fabrizio, io e Andrea – continua il cantautore di origine albanese – abbiamo mantenuto una parte di quella canzone per non sacrificare qualcosa di bello (cosa che abbiamo raccontato in più interviste) e tutti e tre insieme abbiamo scritto una NUOVA canzone con un significato completamente diverso. Plagiare significa copiare, ma è ASSURDAMENTE RIDICOLO considerando che Andrea Febo ha scritto con me e Fabrizio ‘Non mi avete fatto niente’. Inoltre – prosegue il post – entrambi siamo autori da molti anni e abbiamo scritto molte canzoni contribuendo a diversi successi sia per noi stessi che per gli altri. Chi ci conosce lo sa. Quando abbiamo deciso di raccontare uno stato d’animo generale con questa canzone non lo abbiamo fatto per presentarci al Festival, ma per parlare di pace. Siamo molto dispiaciuti di quello che sta accadendo perché non siamo venuti al festival a prendere in giro la gente, ma per abbracciarla. Siamo sicuri che tutto andrà per il meglio”. Lo stesso messaggio è stato riportato da Fabrizio Moro sulla sua pagina Facebook. Basterà a convincere la dirigenza di Sanremo? Non resta che rimanere in trepidante attesa.

Supporto dai social

I commenti dei fans

Intanto il fatto che la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro rischi lasqualifica, ha scatenato indignazione sui social. Su Twitter l’hastag #iostoconmetamoro è uno degli argomenti più trattati oggi. I fans dell’apprezzatissimo duo sono ansiosi di sapere come andrà a finire la questione del presunto plagio del brano, un brano contro la guerra e quindi ancora e sempre molto attuale.

In caso di squalifica, sarebbe un pessimo ritorno di entrambi al Festival della Canzone Italiana e questo naturalmente, dopo tanti successi, non è affatto auspicabile.

Si confida dunque in un ripensamento degli organizzatori del Festival di Sanremo e del direttore artistico, che è un super-collega dei cantanti in quella che rimane una delle principali trasmissioni della RAI e del nostro Paese da moltissimi anni: con le sue immancabili polemiche, ma anche con il suo seguito.