Continuano le trattative tra governo e benzinai, che minacciano di prolungare lo sciopero partito ieri 24 gennaio alle ore 19. Come è facile immaginare, questa protesta sta creando disagi in tutta Italia, e le parti in causa si starebbero impegnando per evitarne un secondo giorno. La minaccia arriva dopo settimane di tira e molla, tra lo scontento degli operatori di benzina e le pressioni del governo.
Sciopero benzinai, le ultime novità
Oggi 25 gennaio 2023 le organizzazioni sindacali di categoria sono state convocate dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’incontro avverà alle 15. “La convocazione da parte del ministero va incontro alla nostra richiesta di capire come è strutturato l’emendamento” ha dichiarato il presidente di Figisc Bruno Bearzi. “L’incontro con i tecnici, a partire dal capo del legislativo, è importante e potrebbe essere l’elemento che fa cambiare la linea di condotta della protesta e revocare il secondo giorno di sciopero”.
Sciopero benzinai, i dati
Durante il primo giorno di sciopero benzinai, l’adesione si aggira tra l’80% e il 90%. Iniziato stamattina, inoltre, l’incontro tra le firme che lo hanno proclamato, a cui seguirà l’incontro con il ministero. In parte inutile il tentativo del ministro Urso di accorciare lo sciopero: Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio hanno confermato la chiusura di due giorni, mentre Faib Confesercenti ha ridotto la protesta a “sole” 24 ore.