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Scontri in Perù: bilancio sale a 22 morti, paura per 4 italiane

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Scontri in Perù: sale la preoccupazione per le 4 ragazze italiane bloccate nel Paese

Gli scontri in Perù tra manifestanti antigovernativi e forze dell’ordine stanno assumendo dimensioni sempre più preoccupanti: gli ultimi aggiornamenti parlano di 22 morti e diverse decine di feriti, registrati soprattutto in alcune città del centro-sud del Paese.

Gli ultimi violenti scontri sono avvenuti a Pichanaki, città sulla cordigliera centrale peruviana, situata nel dipartimento di Junin. La Direzione sanitaria regionale ha emanato un primo bollettino della situazione: 52 feriti, di cui 43 civili e 9 agenti di polizia.

Scontri in Perù: preoccupazione per i turisti

Con l’aggravarsi delle violenze, sale anche la preoccupazione per i circa 300 turisti di tutto il mondo presenti nell’antica città di Machu Picchu. I turisti sono rimasti bloccati nella città dopo che il Paese è precipitato in uno stato di emergenza in seguito alla cacciata del presidente Pedro Castillo, arrestato dopo aver annunciato il suo piano per sciogliere il Congresso.

Proprio l’arresto di Castillo è stata la scintilla che ha scatenato i violenti disordini, le marce e i blocchi stradali che stanno paralizzando il Perù. Al momento risulta impossibile viaggiare non solo via terra, ma anche via aereo. Il primo cittadino Darwin Baca è sceso in campo cercando di risolvere la situazione. “Abbiamo chiesto al governo di aiutarci con l’ausilio di elicotteri per evacuare i turist, l’unico modo per entrare e uscire dalla città è il treno e questi servizi sono sospesi fino a nuovo avviso” ha dichiarato Baca.

Scontri in Perù: la situazione delle turiste italiane

Tra i 300 turisti bloccati in Perù anche quattro ragazze italiane, Giulia Opizzi, Martina Meoni e le sorelle Federica e Lorenza Zani, rimaste per tre giorni nel villaggio di Checacupe. Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dall’agenzia Ansa, le 4 ragazze dovrebbero essere tutte partite in direzione Cusco, scortate dalla polizia peruviana, dove si spera riescano a prendere al più presto un aereo e raggiungere Lima per poter fare finalmente ritorno a casa.

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