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Scuola, i docenti da assumere non ci sono: verso numero record di supplenti

banchi di scuola

Scuola, il Mef ha messo a disposizione 94mila cattedre, ma mancano gli aspiranti: anche quest'anno ci sarà bisogno dei supplenti.

A settembre inizierà l’anno scolastico 2022/2023. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha autorizzato oltre 94.130 cattedre per l’immissione in ruolo di nuovi docenti che assicureranno un corretto inizio delle lezioni. Peccato però che molti aspiranti manchino. Come sempre accade in questi casi, il problema sarà risolto tramite l’assunzione di supplenti con contratti a tempo determinato. Chi segue il mondo della scuola in Italia, sa come tra il 2020 e il 2022 siano in corso di svolgimento diversi concorsi che dovrebbero (in teoria) limitare il precariato scolastico.

Il Ministero dell’Istruzione potrà dunque contare sui vincitori del concorso straordinario, ordinario e straordinario bis, per non parlare poi dei precari all’interno delle GAE che dovrebbero andare a occupare diverse migliaia di cattedre vacanti. Eppure quest’anno si prevede lo stesso un vero e proprio record di supplenti. Pino Turi, Segretario general Uil Scuola ha parlato dei concorsi e di come tali procedure volte all’assunzione siano state fallimentari. 

Scuola: 50mila posti potrebbero andare ai supplenti 

Il segretario generale di Uil Scuola, Pino Turi, ha dichiarato di avere seri dubbi circa le assunzioni di un numero così elevato di docenti relativamente al numero di cattedre autorizzato dal Mef. Secondo Turi si arriverà al massimo al 50% delle assunzioni. 

I concorsi sono realmente efficaci?

Riguardo alle procedure concorsuali (unico mezzo per poter aspirare a un posto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione e quindi anche nella scuola) Pino Turi ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Orizzonte Scuola: “Il sistema farraginoso e i concorsi (troppi e scoordinati tra loro) è fallito e se ne avrà riprova se le nostre previsioni saranno (purtroppo) suffragate dai fatti. Concorsi accavallatisi con una cervellotica distribuzione tra posti e percentuali che creano solo confusione e congelano posti che andranno coperti da supplenze”.