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Sentenza Juventus: quali sono le motivazioni del Collegio di Garanzia

Il Collegio di garanzia ha depositato le motivazioni sul caso Juve

Le motivazioni del Collegio e la sentenza sulla Juventus: "Comportamenti non corretti sistematici e ripetuti"

In punto di Diritto dal CONI si parla di “fatti rilevanti e condotta voluta e reiterata“: per la sentenza Juventus le motivazioni del Collegio di Garanzia sono molto più drastiche del previsto. Da quanto si legge si va verso uno sconto di 15 punti ma il pronunciamento è stato decisamente duro. Lo spiegano le motivazioni del Collegio di garanzia sul rinvio alla Corte federale d’appello del processo plusvalenze. Il sunto? Il quadro probatorio non è mutato e l’articolo 4, la famosa slealtà sportiva, intorno a cui ruota l’intera vicenda, resta cardine di valutazione possibile. Il Collegio “ha censurato una pronuncia di merito, accogliendo il motivo di gravame”, e ha rinviato alla Figc per una nuova formulazione.

Sentenza Juventus, le motivazioni del Collegio di Garanzia

Si legge nell’atto: “Il venir meno, per vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette anche sulla sanzione complessiva. Dai nuovi elementi emersi che hanno giustificato la revocazione” del processo, “si è potuto rilevare l’esistenza di comportamenti non corretti sistematici e ripetuti”.

Quel punto di “merito” a favore dell’accusa

Insomma, il Collegio di Garanzia ha detto la sua sul ricorso Juve contro il -15 per le plusvalenze e non ci è andato affatto leggero. A parere della valutazione i comportamenti dei dirigenti bianconeri sono “frutto di un disegno preordinato di alterazione delle operazioni di trasferimento“, con “chiari effetti anche sulla sua leale partecipazione alle competizioni sportive”. E c’è un ulteriore punto a favore dell’accusa: “La sentenza impugnata si basa su un solido complessivo impianto motivazionale e non si manifesta un evidente travisamento della realtà, a prescindere dalle valutazioni che possono essere fatte su singoli punti della motivazione che non sono comunque decisivi sull’esito del giudizi”.