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Separazione Totti-Blasi, alla conduttrice la villa all’Eur e un assegno di 12.500 euro al mese per i figli

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I giudici si sono espressi sulla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi: tutte le decisioni che rimarranno valide durante l’intero processo.

I giudici che si stanno occupando della separazione di Ilary Blasi e Francesco Totti hanno deciso che la conduttrice rimarrà a vivere nella villa all’Eur insieme ai tre figli e riceverà un assegno mensile di 12.500 euro per i ragazzi.

Separazione Totti-Blasi, alla conduttrice la villa all’Eur e un assegno di 12.500 euro al mese per i figli

La villa all’Eur, quartiere residenziale a sud di Roma, va a Ilary Blasi. È quanto stabilito dal giudice del tribunale civile di Roma che ha annunciato, nel pomeriggio di martedì 18 aprile, la decisione provvisoria che avrà valore per l’intera durata del processo di separazione tra la conduttrice e Francesco Totti.

Oltra alla villa all’Eur, presso la quale la Blasi attualmente vive insieme ai tre figli avuti con l’ormai ex marito, il giudice ha disposto che l’ex calciatore invii un assegno di 12.500 euro al mese per il mantenimento dei figli. Nessun accenno all’assegno per la conduttrice in quanto quest’ultima non ha mai chiesto denaro a Totti.

L’affidamento dei figli, invece, resta condiviso anche se rimarranno a vivere all’Eur con la madre. Per quanto riguarda la separazione della coppia, dal mese di marzo 2023, gli avvocati degli ex coniugi hanno smesso di trattare: ogni decisione, quindi, è competenza dei giudici.

L’affidamento dei figli

In relazione ai figli, sia la Blasi che Totti hanno chiesto l’affidamento congiunto che, fino al compimento della maggiore età, porterà gli ex coniugi a doversi confrontare prima di prendere decisioni più importati che riguardano, ad esempio, l’istruzione, i viaggi, la religione.

In quest’ottica, i giudici hanno deciso che l’affidamento sarà condiviso anche se, data l’assegnazione della casa dell’Eur alla conduttrice e la decisione presa sull’assegno famigliare, è lampante che sia stata la mamma ad essere riconosciuta come genitore collocatario.