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Sequestro a scopo di estorsione: arrestate cinque persone

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Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri di Borgo Valsugana (provincia di Trento), che sono state accusate di sequestro a scopo di estorsione.

Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri di Borgo Valsugana (provincia di Trento), che sono state accusate di sequestro a scopo di estorsione.

Arrestate cinque persone per sequestro a scopo di estorsione: l’operazione dei carabinieri

I carabinieri di Borgo Valsugana (Trento) hanno arrestato cinque persone, con l’accusa di sequestro a scopo di estorsione. In particolar modo, l’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Trento su richiesta della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo.

Tutti i soggetti che sono finiti in manette erano già stati indagati per associazione criminale armata dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti. I carabinieri del comando provinciale, in special modo quelli della compagnia di Borgo Valsugana sono al lavoro dall’alba di questa mattina per effettuare gli arresti.

L’indagine è iniziata lo scorso mese di marzo ed è stata denominata “Ramson”. Questa inchiesta ha portato alle accuse dei cinque arrestati, di nazionalità italiana ed albanese.

I precedenti casi di cronaca avvenuti in Trentino

Quello avvenuto all’alba di questa mattina è stato solamente l’ultimo caso di cronaca che ha visto il Trentino come protagonista. Lo scorso inizio luglio, infatti, la Guardia di Finanza di Trento ha eseguito un provvedimento di confisca di due unità immobiliari e di quattro auto per un valore 400.000 euro di proprietà di una persona residente a Scafati (Salerno) e del suo nucleo familiare.

Questa sanzione è stata presa in relazione ai reati di associazione per delinquere finalizzata a furti pluriaggravati e ai sensi della normativa di prevenzione antimafia. L’uomo a cui sono stati confiscati i beni era già conosciuto dalle forze dell’ordine per i suoi precedenti per furto, rapine, ricettazione e traffico internazionale di droga.

Secondo quanto scoperto dalla Guardia di Finanza, inoltre, il soggetto ha svolto il ruolo di capo di una presunta organizzazione criminale dedita ad assalti a furgoni portavalori, commessi anche in Trentino Alto Adige, sgominata grazie ad un’operazione condotta dai carabinieri nel 2013.

Il sequestro è arrivato dopo una serie di accertamenti patrimoniali nei confronti dei presunti componenti della banda. Il Tribunale di Salerno ha inoltre ritenuto che il patrimonio in possesso dell’uomo e del suo nucleo familiare fosse sproporzionato rispetto alle loro capacità reddittuali, considerato che la principale, se non unica, fonte di reddito era collegata alle attività illegali.

Quella effettuata a luglio non è stata l’unica operazione coordinata dalla Guardia di Finanza trentina. In un periodo che va tra il 2013 e il 2015 il reparto ha infatti inoltrato più proposte di misure di prevenzione patrimoniali alle diverse Procure della Repubblica campane. Ovvero dove i vari componenti della banda risultavano avere dimora, ottenendo provvedimenti di sequestro per oltre 930 mila euro.