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Lo sfogo di Lucia Riina su Facebook: "Chiederemo allo Stato la revoca della cittadinanza"

Lucia Riina

Continua la lotta di Lucia Riina, figlia di Totò Riina, per avere il bonus bebè. Ora si sfoga su Facebook, protestando contro lo Stato italiano.

La richiesta negata

Dal 22 novembre 2016 Lucia Riina, figlia del famoso boss mafioso Totò Riina, insiste con la richiesta del bonus bebè. Ma il comune di Corleone non cede e, di volta in volta, Lucia si vede negata la concessione del bonus. Ogni volta per un motivo diverso: una volta per una errata compilazione del modulo, un’altra per averlo consegnato oltre il termine concesso, un’altra ancora perché l’Inps non trova la condizione economica di Lucia Riina idonea alla concessione del bonus. Se fino a poco fa la figlia minore del boss manteneva ancora un po’ la calma, promettendo di continuare a insistere per far valere i suoi diritti, ora si è lasciata andare del tutto alla polemica. Da qualche giorno il suo profilo Facebook è continuamente arricchito da nuovi stati dove protesta apertamente contro lo Stato italiano.

Gli stati su Facebook

Un giorno fa la rabbia di Lucia Riina ha iniziato a riversarsi sulla stampa italiana, che le stava rubando la vita. Si sfoga, così, accusando la stampa di aver messo in pubblica piazza la sua vita privata e di aver iniziato un processo mediatico contro di lei. “VI PREGO DI LEGGERLO, vi racconteremo i fatti come sono. E sfidiamo chiunque a smentirli” Questa postilla al primo post polemico era per attirare l’attenzione sul più corposo stato che avrebbe pubblicato poi. La sua seconda mossa, infatti, è stato di pubblicare la documentazione che ha presentato sul comune per ottenere il bonus bebè. Lucia Riina intendeva dimostrare, così, quanto tutto fosse stato fatto in piena regola e quanto fosse meritevole del sussidio statale. Le parti più significative del post, però, sono le frasi piene di rabbia rivolte allo Stato che accompagnano i vari documenti.

La rabbia di Lucia Riina

CHIEDEREMO al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, LA REVOCA della CITTADINANZA ITALIANA, e quindi dei DIRITTI COSTITUZIONALI, sia per noi che per nostra figlia, così sarà chiaro a tutti ed al mondo intero come L’Italia politica e mediatica tratta i suoi figli, perché sono BRUTTI, SPORCHI e CATTIVI” Un’invettiva che, detta da qualcun altro, potrebbe sembrare lo sfogo del momento. Il punto è che a farla è la figlia di Totò Riina, il più grande boss mafioso attualmente in vita. Lucia Riina punta a colpire proprio sulla natura di suo padre: sembra voler dire che le accuse e le discriminazioni le vengono fatte a priori, solo perché è figlia di un mafioso. Se si aggiungono a queste proteste quelle che coinvolsero il padre un po’ di tempo fa, quando si vagliava se fosse “decoroso” far morire in carcere il boss, si capisce che tutto è collegabile. Lucia Riina ha sempre cercato di vivere una vita sua, con il marito e la nuova famiglia che vogliono metter su. Ma i soldi del padre sono ancora in famiglia e questo non si può cancellare.