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Si può fare il bagno dopo mangiato? E quali sono i rischi?

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I lidi non sono più quelli di Fernanda Meloni a Ostia, nel film "Domenica d'agosto". Ma alcuni rischi andrebbero evitati.

Si può fare il bagno dopo mangiato? Chissà quante volte se lo saranno sentiti domandare genitori e nonni. È uno di quei dubbi amletici che si rinnova come il più classico dei tormentoni estivi.

Forse l’interrogativo appropriato dovrebbe puntare più sui rischi da evitare, e che sono legati più alla quantità di cibo ingerita e allo sforzo che impieghiamo nel nuoto in mare e ancor più in piscina, magari dopo un pranzo di nozze. Infatti spesso rischiamo di annegare per una questione di energia e di sforzo distribuiti sul corpo.

 

Si può fare il bagno dopo mangiato?

All’eterno dilemma hanno già risposto alcuni medici esperti, come il dottor Paolo Minelli del Sant’Agostino il quale evidenzia l’assenza di prove a sostegno della tesi secondo cui il bagno dopo mangiato sarebbe pericoloso.

Anche l’organizzazione mondiale per la sicurezza in acqua (International Life Saving Federation) smentisce questo falso mito.

Ciononostante la raccomandazione è quella di rispettare i tempi medi di permanenza del cibo nello stomaco, quindi di digestione. Tempi che cambiano a seconda della quantità e qualità di cibo ingerito.

Dunque, prima di entrare in acqua, si raccomanda di aspettare:

·       20 minuti per digerire un succo di frutta;

·       30 o 40 minuti per frutta e verdura cruda;

·       1 ora per digerire carboidrati, latte scremato, formaggi freschi, pesce;

·       3 o 4 ore per una bistecca di manzo;

·       4 o 5 ore per i formaggi stagionati;

·       5 ore per la carne di maiale.

Se mangi la mega-spaghettata come in “Domenica d’agosto”..

Dunque, questi sono i tempi di digestione classici. Ma allora si può fare il bagno dopo aver mangiato? La domanda sembra legata più a un fenomeno ancestrale che riporta alla mente il personaggio iconico di Fernanda Meloni interpretato dalla giunonica Ave Ninchi nel film del dopoguerra italiano “Domenica d’agosto” di Luciano Emmer. Fernanda abbraccia un pentolone di spaghettoni e richiama i bimbi che giocano al Lido di Ostia. È l’immagine di un’Italia che non esiste più.

Certamente mangiare troppo al mare comporta dei rischi. Entrare in acqua tiepida dopo un succo di frutta o una fetta di anguria, senza sforzi eccessivi nel nuoto, non comporta rischi.

Se invece consumassimo carboidrati o cibi più pesanti, sarebbe meglio entrare in acqua senza fare sforzi eccessivi nel nuoto.

Il bagno dopo mangiato, ecco quali sono tutti i rischi da evitare

Alla luce di quanto illustrato dagli esperti, il bagno dopo mangiato comporta dei rischi da evitare. Ecco quali:

·       Evitare troppo sforzo nuotando

Nella fase di digestione del cibo sarebbe meglio evitare sforzi fisici, poiché lo stomaco e l’intestino hanno bisogno di energia per digerire il bolo. Questo processo richiede afflusso di sangue nell’addome, perciò nuotare rischia di aumentare gli sforzi poiché anche i muscoli avranno bisogno di sangue ed energia;

·       Acqua troppo fredda

Nuotare mentre lo stomaco digerisce può rallentare la digestione. Se l’acqua fosse particolarmente fredda, l’organismo andrebbe incontro a un rapido sbalzo termico, rallentando ulteriormente l’afflusso di sangue allo stomaco. Da qui il rischio di congestione;

·       Annegamento

Nei casi più critici anche il cervello potrebbe risentire di un minore afflusso di sangue, portando l’organismo a una perdita di conoscenza. Se ciò avvenisse mentre nuotiamo al largo, rischieremmo di annegare;

·       Meglio non entrare in acqua accaldati

Anche la temperatura del corpo elevata comporta un rischio di choc termico, con conseguenti svenimenti in acqua, e nella peggiore delle ipotesi un annegamento.