> > Silvio Berlusconi su elezioni: 'in ogni caso sarò in campo con tutta la mia ...

Silvio Berlusconi su elezioni: 'in ogni caso sarò in campo con tutta la mia passione'

silvio berlusconi

Silvio Berlusconi si prepara all'udienza di Strasburgo del prossimo 22 novembre, dove verrà presa una decisione sulla legge Severino.

Silvio Berlusconi si prepara ad una decisione importante, che non deve prendere lui, ma Strasburgo. Infatti, si avvicina sempre di più il 22 novembre, quando verrà presa una decisione sulla legge Severino, la quale decreta l’ineleggibilità del Cavaliere. Secondo Silvio Berlusconi, “sarebbe clamoroso” che non venisse fatta giustizia prima delle elezioni. Tuttavia, l’ex premier è pronto a scendere in campo, sia da giocatore che da allenatore.

Silvio Berlusconi legge Severino

Il 22 novembre è sempre più vicino, ed è una data che Silvio Berlusconi, o chi per lui, ha sicuramente cerchiato in rosso(nero) sul calendario. Quel giorno, a Strasburgo, verrà presa una decisione sulla legge Severino. Si tratta dell’unica udienza prevista dalla Corte europea dei diritti umani. La legge Severino è inerente all’incandidabilità dei cittadini che sono stati condannati. Silvio Berlusconi vuole che questa decisione sia presa prima delle elezioni. Tuttavia, al momento, il verdetto finale è previsto per luglio 2018. L’ex premier ha affermato: “Sarebbe clamoroso se non mi venisse resa giustizia in tempo per le elezioni politiche. Non è in discussione soltanto la condizione di un cittadino che chiede di veder ripristinata la sua onorabilità, è in gioco la democrazia di un grande Paese”.

Comunque, da uomo di sport che è stato, e sicuramente è ancora, il Cavaliere è pronto ad accettare ogni verdetto, ed ancora di più a scendere in campo: “In ogni caso, candidato o no, sarò in campo con tutta la mia passione, da punta, da regista o da allenatore”.

silvio berlusconi

Silvio Berlusconi elezioni

Poi Silvio Berlusconi ha escluso un governo di larghe intese, in quanto egli è certo dell’affermazione del centrodestra. La coalizione, infatti, arriva dalla vittoria ottenuta in Sicilia anche grazie all’importante risultato di Forza Italia. Silvio Berlusconi spiega che, a differenza della sinistra, i componenti del centrodestra sono alleati, non concorrenti. C’è quindi il fine comune di vincere per far ripartire lo Stato. Certamente, il centrodestra che ha vinto in Sicilia ha dimostrato che un buon candidato vince quando è sostenuto da una coalizione larga e plurale, “nella quale ha un ruolo trainante, sul piano dei numeri e delle idee, la cultura politica del Partito Popolare europeo, che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia, quindi i cattolici, i liberali, i moderati”.

Il centrosinistra così diviso sarebbe il simbolo del fallimento dei principi sui quali è stato creato il PD. Ciò rifletterebbe la crisi dei partiti di sinistra in tutta Europa, secondo Silvio Berlusconi. La sinistra non avrebbe soluzioni per la modernità, si baserebbe su obsolete logiche stataliste, burocratiche e assistenziali che hanno già fallito. Il futuro sarebbe quindi nelle idee liberali del centrodestra.

Regionali Lazio

Molto importanti saranno le regionali della regione Lazio. A Forza Italia potrebbe spettare l’onore e l’onere di selezionare il candidato da condividere poi con la coalizione. Silvio Berlusconi, tuttavia, frena. L’ex premier non crede che la questione vada posta in questo modo, perché il Lazio ha bisogno di un governatore di alto profilo, che sia in grado di governare bene per cinque anni. Occorre quindi esperienza, autorevolezza, capacità manageriali e di relazione. Il Cavaliere afferma che in Forza Italia ci sono personalità che rispondono a questo profilo.