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Simona Ventura: orgogliosa dei miei figli Niccolò e Giacomo

Simona Ventura

Simona Ventura dopo lo spavento per l'aggressione a Niccolò Bettarini posta una foto dei due figli dicendo che "ha un valore ancora più profondo".

Simona Ventura sembra aver ritrovato un po’ di serenità dopo il grande spavento del 1 luglio scorso, quando il figlio Niccolò Bettarini è stato accoltellato 11 volte davanti ad una discoteca di Milano. Su Instagram la conduttrice televisiva posta una foto del 19enne insieme al fratello più piccolo, Giacomo, dicendosi “orgogliosa” di entrambi.

Simona Ventura dopo lo spavento

“Si sono molto orgogliosa! C’è in ogni mamma il desiderio di avere il meglio per i propri figli. Ma oggi, questa foto, assume un valore ancora più profondo” scrive ieri, lunedì 23 luglio 2018 Simona Ventura. La foto immortala infatti il figlio Niccolò Bettarini in spiaggia con il braccio ingessato. Il 1 luglio scorso, infatti, il 19enne figlio della conduttrice televisiva e dell’ex calciatore Stefano Bettarini è stato accoltellato 11 volte davanti ad una discoteca a Milano. Il giovane ha subìto una brutale aggressione e se non fosse stato per l’intervento di alcuni amici a quest’ora, forse, non sarebbe come tutti gli altri adolescenti a trascorrere le vacanze al mare.

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i quattro accusati di tentato omicidio si legge infatti che Niccolò Bettarini è salvo solo grazie all’intervento di alcuni suoi amici “e di uno in particolare”. Non quello al fianco di Niccolò nella foto postata su Instagram da Simona Ventura. L’altro ragazzo è infatti Giacomo, il secondogenito della coppia che si è poi separata nel 2004. La conduttrice ha anche una figlia, Caterina, adottata nel 2014.

“Sono un ragazzo fortunato e, mai come ora, sento veramente di esserlo, non solo per il fatto di essere qui a scrivervi questo post, ma anche perché so di avere degli amici che mi hanno salvato la vita. – rivelava lo stesso 19enne una volta uscito dall’ospedale – Sono cresciuto credendo nell’amicizia, è un valore fondamentale nella mia vita e farei qualunque cosa se degli amici fossero in difficoltà”.

Il racconto dell’aggressione

“Era ora di rientrare a casa, ma dall’altra parte della strada la mia migliore amica, Zoe, ha iniziato a chiamarmi, urlandomi che stavano picchiando il nostro amico Andrea, un pr e organizzatore di eventi che conoscevo da parecchio tempo a cui Zoe era legatissima. Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo. Da lì è iniziato il finimondo” rivela Niccolò Bettarini in un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Per la prima volta il ragazzo racconta cosa è successo quella sera davanti all’Old Fashion di Milano, locale che il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini frequenta da tempo.

“Sono arrivati altri ragazzi, ci hanno aggredito, anzi ‘mi’ hanno aggredito: ero cosciente, ricordo tutti i particolari, ho sentito che mi avevano riconosciuto e che ‘volevano ammazzarmi'” perché sapevano che era il figlio di due vip. “Erano dieci, – ricorda ancora – ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra a un certo punto e Zoe si è buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza. Non si sono fermati, l’hanno riempita di calci: loro volevano la mia vita, mi era chiarissimo. Sono tutte persone che hanno un passato di crimini e risse”.

Poi un pensiero per mamma Simona Ventura e papà Stefano Bettarini: “Li guardo con ancora più rispetto: nessun genitore merita di ricevere la telefonata che loro hanno ricevuto. – concludendo – A volte l’epilogo può essere differente e quel dolore è inaccettabile per chi ti mette al mondo”.