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Smart working fino a settembre 2021, cosa cambia con la proroga dello stato di emergenza

Smart working

Smart working: la norma che regola il lavoro emergenziale scade a fine aprile, ma la proroga sembra oramai sicura, forse fino a settembre prossimo.

Importanti novità riguardo lo smart working. La norma che regola il lavoro emergenziale sarà probabilmente prorogata anche oltre l’estate, fino a settembre 2021. La scadenza è prevista per la fine di aprile. Ci sono alcuni cambiamenti riguardanti la proroga del decreto sulle riaperture. Iniziamo col dire, in primis, che assieme all’atteso decreto per le riaperture fino al prossimo 26 aprile, sarà ufficializzata anche la proroga di emergenza fino al prossimo 31 luglio. Molto probabile che lo stato di emergenza ulteriormente prolungato influenzerà anche la normativa sul lavoro agile emergenziale. Nel dettaglio, la norma da prorogare è quella che permette alle aziende di ricorrere allo smart working senza la sottoscrizione di un accordo individuale, come previsto invece dalla legge n. 81 del 2017. Senza proroghe, la legge in questione tornerebbe valida automaticamente a partire dal 1° maggio prossimo. 

Smart working: possibile proroga fino a settembre 

La norma che regola il lavoro emergenziale sarà probabilmente prorogata assieme allo stato di emergenza. Dunque, un prolungamento dello smart working previsto, ipoteticamente parlando, fino a settembre 2021. Con lo stato di emergenza le aziende potranno ricorrere allo smart working unilateralmente. Per ora è sicuro che si procederà in questo modo dunque fino alla fine di luglio. A parlare di un prolungamento oltre l’estate è stato il Corriere della sera. 

Si lavora per l’immunità di gregge

L’ipotetica proroga oltre l’estate è spiegabile con l’obiettivo del raggiungimento dll’immunità di gregge in Italia, tramite il prosieguo delle vaccinazioni. Tra i motivi della proroga ci sarebbe, inoltre, il fine di offrire alle aziende del tempo utile per la riorganizzazione del lavoro post-emergenza. Nel corso di un incontro organizzato da Pwc, il ministro Renato Brunetta, si è espresso sullo smart working nella Pubblica Amministrazione, affermando: “La Pubblica Amministrazione utilizzerà lo smart working solo se migliorerà l’organizzazione del lavoro, l’efficienza del lavoro e aumenterà la soddisfazione del cliente”.