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Sparatoria a Pegli, i responsabili potrebbero far parte di una banda nota

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La sparatoria che ha messo in ginocchio Pegli con attimi di vero e proprio terrore continua ad essere motivo di indagine. Resta possibile l'identificazione dei responsabili. Probabilmente una banda di ladri nota

Continuano imperterrite le ricerche dei due uomini che martedì pomeriggio a Pegli – sulla rampa del casello autostradale -, sono stati protagonisti e artefici di una sparatoria. Dalle prime indagini dei carabinieri, si tratterebbe di uomini originari dell’Europa dell’Est. Sono due i ladri che hanno inscenato una mirabolante scena, che sembra essere presa da un film cult poliziesco con successiva corsa all’uomo.

Il tutto è avvenuto dinanzi al centro sportivo del Genoa; difatti il tecnico del club rosso-blu, Davide Ballardini è stato obbligato ad interrompere l’allenamento.

Sparatoria, indagini in corso

E’ in zona Multedo che è avvenuto lo stato il blocco dei due malviventi. I due erano a bordo di una Yaris grigia rigorosamente rubata. Alla vista dei militari hanno tentato l’approccio della finzione finendo per fermarsi per poi scattare nell’immediato travolgendo una donna maresciallo che si è parata dinanzi all’auto dei banditi.

I carabinieri, sicuri della forte criminalità dei due uomini a bordo della Yaris, hanno sparato alcuni colpi verso la Yaris obbligando i due ad abbandonarla, a scendere dall’auto e a fuggire a piedi. I carabinieri erano in tre in servizio. Difatti, sono stati trasportati all’ospedale con una prognosi di 15 giorni.

Sul posto sono intervenute diverse unità della polizia e dei carabinieri. E’ quindi in corso l’indagine per arrivare velocemente ai responsabili che sono rei di sparatoria in luogo pubblico e tentato omicidio nei confronti di pubblici ufficiali. Fondamentale la ripresa delle telecamere che hanno immortalato la serie di eventi. Numerose le forze dell’ordine che al momento stanno indagando senza sosta.

Al momento si evince dalle indagini degli inquirenti il fatto che i due ladri possano essere facenti parte di una delle bande che negli ultimi mesi ha messo a segno una serie di colpi in tutto il Ponente Genovese, da Pegli a Voltri fino al comune limitrofo di Cogoleto, a pochi chilometri dal luogo della sparatoria.

Così la Yaris al momento è al vaglio delle indagini della scientifica. Gli accertamenti, difatti, sono utili per scovare impronte o altri reperti biologici che possano permettere di dare un volto ai due uomini in fuga.

A Genova casi così non avvenivano da tempo oramai. E’ possibile che la crisi economica possa avere cambiato anche la criminalità italiana?

Secondo il rapporto Bes di Istat negli ultimi anni, sono aumentati di gran lunga i reati contro il patrimonio; in parte anche per effetto della crisi, appunto. Atipico il fatto che continuino a diminuire gli omicidi proprio da quello che emerge dai dati delle denunce dei cittadini alle Forze dell’ordine. E dall’attività d’indagine delle Forze di polizia. I reati da cui si può ricavare un effettivo guadagno economico: furti, truffe, rapine, estorsioni, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e usura sono aumentati a partire dal 2010. E proseguono incessantemente fino all’anno 2017 e statisticamente senza alcuna variazione.