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Sparatoria in una scuola negli USA: studente fermato

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Sparatoria in una scuola negli USA: studente fermato dalla polizia. Seguiranno aggiornamenti

Sparatoria in una scuola in America, non si conosce ancora l’identità dell’attentatore. Le forze dell’ordine sono prontamente intervenute sul luogo per capire la gravità della situazione. Hanno circondato la scuola e secondo le prime fonti ci sarebbero dei feriti. Anche le ambulanze sono sul posto.

Secondo le prime indiscrezioni la polizia ha risposto con le armi da fuoco.

La sparatoria

Si tratta di una scuola superiore di Santa Fe, in Texas, a 60 miglia a sud di Houston. Un ragazzo avrebbe seminato il terrore sparando colpi di arma da fuoco. Secondo le ultime indiscrezioni il fuoco è stato aperto pochi minuti dopo l’inizio delle esercitazioni per prevenire le sparatorie.

Uno studente potrebbe aver salvato le vite dei suoi compagni tirando un’allarme anti incendio.

Come è stato riportato dalla diretta Facebook di Metro gli agenti sono riusciti ad arrestare l’attentatore che però è riuscito a ferire nove persone e a ucciderne una.

Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

Il dibattito sulle armi

Non è il primo caso di sparatoria in America: le scuole superiori sono spesso teatro di queste tragedie. Il dibattito intorno alla problematica delle armi è infatti sempre aperto.

L’ultima grande sparatoria si era verificata, il 14 Febbraio 2018, in Florida e aveva contato 17 morti e 15 feriti: l’autore era un ragazzo di diciannove anni, con problemi comportamentali, che era stato da poco espulso dall’istituto. L’aggressore si chiama Nikolas Cruz ed è stato incriminato con 17 capi d’accusa per omicidio premeditato e rischia anche la pena di morte.

studenti contro le armi

Il ragazzo era stato allontanato dal liceo di Parkland in seguito a un contrasto avuto con il fidanzato della sua ex ragazza. Nel mesi successivi alla strage molti studenti erano scesi in piazza per protestare contro la vendita di armi; le manifestazioni erano arrivate fino alla Casa Bianca.

Barack Obama aveva iniziato delle trattative per introdurre delle misure per limitare e regolare il commercio di armi; l’ex presidente era deciso a prendere dei provvedimenti, e si era espresso con toni molto forti nei confronti dei fornitori di armi: “la lobby delle armi può forse tenere in ostaggio il Congresso, ma non può tenere in ostaggio l’America.” Anche l’attuale presidente Donald Trump nel mese di Marzo 2018 aveva mostrato una certa apertura, dimostrandosi disposto a fermare questi continui massacri nelle scuole americane.

Il Presidente però deve fare i conti con la potentissima lobby, la Nra (National rifle Association) che detiene una grossa fetta del mercato delle armi in America e, durante la campagna elettorale ha sempre mostrato pieno appoggio all’iniziativa politica di Donald Trump.

Aggiornamento ore 17.27

Il primo bilancio delle vittime: i morti sarebbero otto, arrestato autore della strage.