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Calcio, morto l'ex arbitro Rosica: era malato di Sla

giuseppe rosica

E' morto, all'età di 62 anni, l'ex arbitro di serie A e B Giuseppe Rosica. Dal 2017 era affetto da sclerosi laterale amiotrofica.

E’ morto a 62 anni l’ex arbitro Giuseppe Rosica. Aveva diretto 120 gare di serie A e B tra il 1990 e il 1996. Nel 2017 gli era stata diagnosticata una sclerosi laterale amiotrofica. La malattia ha avuto un corso brevissimo e si è evoluta rapidamente. Avrebbe compiuto 63 anni a ottobre.

La carriera di Rosica

Ha iniziato ad arbitrare all’età di 16 anni. Principalmente lo ha fatto per avere la tessera e poter così entrare all’Olimpico. Da quel momento dirigerà 120 incontri, arbitrando fino all’età di 40 anni. Tra le tante azioni da direttore di gara, ha sempre ricordato la stretta di mano di Gianluca Valli dopo un’ammonizione, definendola “un ben gesto”. Rosica è il primo ex arbitro ad essersi ammalato di Sla, patologia che colpisce invece molti ex calciatori.

La malattia

Nel 2012 viene diagnosticata all’ex arbitro un’aplasia midollare, patologia che colpisce cellule e globuli del sangue. Riesce ad uscirne, ma nel 2017 arriva una diagnosi ancor peggiore: scopre di essere affetto da Sla. Con il progredire della malattia, Rosica è costretto all’alimentazione e alla respirazione artificiale. Riusciva a comunicare solo attraverso la tabella oculare. Avrebbe voluto, come diceva sempre, “che questa malattia, che ci lascia paralizzati in tutto, tranne che nella consapevolezza di quanto accade intorno a noi, fosse studiata con più risorse economiche“.

In un’intervista aveva cercato di allontanare l’ipotesi che il brutto male fosse direttamente collegato allo sport che aveva praticato: “Clamore inutile, il calcio non c’entra – disse -. Ancora non si conoscono le cause che portano al deficit di motoneurone. Questa malattia è terribile. Va studiata meglio e di
più: voglio aiutare gli altri, per quanto posso”.