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Superlega e quattrini, il piano di Andrea Agnelli torna di moda

andrea agnelli

Andrea Agnelli e l'Eca sarebbero pronti a riproporre nuovamente l'idea di una superlega con i più grandi club europei.

Secondo il quotidiano spagnolo ‘As’, l’idea di progettare una superlega privata e lontana dai progetti Uefa continua a far discutere e molto l’Eca, l’associazione dei club europei capeggiata dal presidente della Juventus Andrea Agnelli. Infatti, dopo una chiusura netta da parte della Uefa sembrava che quest’idea fosse tramontata definitivamente. Al contrario, però, sembrerebbe che quest’ultima stia facendo gola a tutti i presidenti delle grande squadre europee: sono, infatti, altissimi i possibili ed attesi introiti derivanti da televisioni e sponsor nell’eventualità che la superlega venga composta.

I ricavi da questo tipo di campionato garantirebbero circa 900 milioni di euro per squadra. Una grandissima quantità di soldi che renderebbe la proposta quasi irrinunciabile. Infatti, una cifra simile permetterebbe ai club partecipanti di triplicare i ricavi che ora si raccolgono attraverso la partecipazione alla Champions League. La battaglia tra l’Eca e la Uefa sembra essere più aperta che mai.

Cos’è l’Eca?

L’European Club Association è un associazione che riunisce tutti i principali presidenti delle maggiori squadre europee. Negli ultimi anni, anche grazie all’operato di Andrea Agnelli, questa sta facendo grandi passi in avanti e sta diventando sempre più influente. Infatti, l’associazione sta cercando di essere sempre più attiva in ogni decisione riguardanti il calcio mondiale ed europeo.

Una delle cose che l’Eca proprio non digerisce sono gli incassi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, ritenuti troppo bassi rispetto alle altre grandi leghe sportive del mondo. I confronti sono con le Finali NBA oppure con il Super Bowl, i cui ricavi sono esorbitanti rispetto a quelli della finale di Champions.

Inoltre, sempre in ottica Champions, l’Eca sta vorrebbe prendere parte alla decisione in merito ai diritti televisivi del triennio 2021-2024. L’obbiettivo sarebbe quello di ampliare la competizione anche ad altri paesi, come gli Stati Uniti e la Cina. Il motivo è molto semplice: investitori come quest’ultimi sarebbero in grado di garantire introiti sempre maggiori.