Fabio Rossi Non bastano gli scarsi risultati che continuano ad arrivare sul campo: il presidente del Paris Saint-Germain, secondo quanto riporta il quotidiano ‘Le Parisien’, sarebbe finito sotto inchiesta per “tentata corruzione attiva”. Ancora guai, quindi, per la squadra francese: dopo aver perso la coppa di Lega contro una squadra retrocessa, essere eliminata da quella di Francia e la rimonta subita agli ottavi contro il Manchester United, il Psg è riuscito solamente a vincere il campionato.
Se fosse riuscito a perdere anche quest’ultimo, sarebbe stata un’impresa epica: infatti, il Lille, seconda classificata nella Ligue 1, ha un valore della rosa di circa 170 milioni. Noccioline, se si considera che il valore della squadra parigina si aggira intorno ai 930.
L’inchiesta
Secondo quanto riporta ‘Le Parisien’, il presidente Nasser Al Khelaifi è indagato per aver versato diverse somme ingenti di denaro a Massata Diack, l’ex presidente della Federazione Internazionale d’Atletica Leggera. L’obbiettivo del petroliere era quello di portare a Doha i Mondiali del 2017, che successivamente si sono svolti in Inghilterra. La vicenda arriva da lontano: infatti, il presidente del Psg era già stato interrogato dalla procura di Parigi a marzo 2019.
Sotto torchio delle forze dell’ordine incaricate di indagare sul caso ci sarebbero due versamenti di 3,5 milioni di euro registrati nel 2011. Non a caso, i Mondiali di Atletica sono stati assegnati alla capitale del Qatar nel 2019. “Accuse infondate basate su semplici approssimazioni”, queste le parole della difesa del presidente del Psg. Nel caos è finito anche lo stretto socio di Al Khelaifi, Yousef Al Obaidly, direttore generale di BeIn Group e membro del consiglio d’amministrazione della squadra transalpina.
