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Graziano Cesari analizza i Derby d’Italia al Var

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L'ex arbitro ha analizzato gli episodi più contestati nei vari scontri tra Inter e Juve: cosa sarebbe successo con la tecnologia in campo?

È sicuramente uno degli argomenti più discussi degli ultimi anni nel panorama sportivo, perché l’introduzione della tecnologia ha per sempre rivoluzionato il mondo calcistico. Di certo, il Video Assistant Referee non ha placato le polemiche ma, quantomeno, ha ridotto i margini di errore in occasioni di gioco chiare e nitide. Il Var è uno strumento decisamente innovativo, che fa bene al calcio nel suo complesso. Certo, come è stato spesso confermato dai diretti interessati, qualche dettaglio dovrà ancora essere limato ma la strada intrapresa è quella giusta. L’International Football Association Board, l’organizzazione che assume le decisioni riguardanti le regole di gioco, ha approvato il 6 marzo del 2016 l’utilizzo del Var.

In Italia, il Video Assistant Referee è stato utilizzato per la prima volta il 19 agosto del 2017 in occasione del match Juventus-Cagliari. È tuttavia importante rammentare che lo statuto del Var indica espressamente quali sono le azioni di gara in cui è previsto l’utilizzo della tecnologia (non sempre ammessa).

Inter-Juve: l’analisi di Cesari

L’ex direttore di gara Graziano Cesari, oggi opinionista del programma televisivo in onda su Mediaset Tiki-taka, ha analizzato per il blog L’Insider gli episodi più famosi contestati tra Inter e Juve che hanno spesso acceso polemiche implacabili.

Quali sarebbero state le decisioni arbitrali qualora ci fosse stato il Var? Si parte da Juve-Inter del 2009: tocco di mano di Felipe Melo ma Damato indica il calcio d’angolo. Qui il Var sarebbe potuto intervenire e, con ogni probabilità, sarebbe stato assegnato il rigore. Stesso discorso in occasione del mancato rigore assegnato alla Juventus a San Siro nel 2011, per intervento di Castellazzi su Marchisio ritenuto regolare da Rizzoli.

Si arriva poi ai due dei derby d’Italia più discussi di sempre: quello del 2002 e del 1998. Nel primo caso a protestare è la Juve, beffata nel finale dopo esser passata in vantaggio grazie a un rigore di Del Piero per fallo di Coco su Camoranesi. Il pari rocambolesco dell’Inter scatenerà la rabbia dei bianconeri per un intervento falloso su Buffon prima del gol di Toldo. Nel 1998 è l’Inter a protestare per il celeberrimo contatto Ronaldo-Iuliano. In entrambe le gare, il Var avrebbe corretto le decisioni arbitrali. Come detto precedentemente, il regolamento del Video Assistant Referee non consente l’utilizzo della tecnologia in ogni azione di gioco. Nel 2018 l’Inter guidata da Spalletti protesta con Orsato per la mancata seconda ammonizione di Pjanic: in questo caso non è ammesso il ricorso al Var, utilizzabile solo in caso di intervento da potenziale espulsione diretta.