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Insulti razzisti contro donna di colore, bufera su giovane calciatore

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Polemiche su un calciatore 19enne del Monregale, che sui social si è lasciato andare a insulti razzisti e sessisti contro una donna di colore.

È polemica contro un giovane calciatore del Monregale Calcio, squadra della città di Mondovì, che nelle ultime ore è salito alla ribalta su tutti i social per un video in cui si lascia andare a pesanti insulti razzisti e sessisti nei confronti di una donna di colore, rea di aver denunciato il ragazzo per dei presunti danni alla sua automobile. Il 19enne Marco Rossi ritiene infatti che la signora non debba avere alcun diritto, proprio in quanto donna e in quanto straniera.

Insulti razzisti, polemica su giovane calciatore

Nel video, rilanciato sui social dalla pagina Abolizione del suffragio universale, si può sentire il 19enne affermare: “C’è una ne*ra di merda che pensa di avere diritti. Ne*ra e donna. E, invece, donna e diritti non dovrebbero stare nella stessa frase. Un orangotango che mi ha denunciato per falsa testimonianza. Che però, forse è vero, un po’ di falso l’ho dichiarato perché ero fuso e ubriaco, ci sta. Però, per principio, non mi devi rompere il caz*o anche perché “you are black“, Dioc***, nera di mer*a! In poche parole io adesso dovrei pagare la macchina a una, solo perché sa fare il cous cous: ma baciami il ca*zo, putt*na! Tro*a! Ho preso la macchina di mia madre, ho preso l’autovelox, non ho pagato una lira e devo pagare la macchina a te, se sempre si può chiamare macchina quella mer*a di triciclo che c’hai. Tro*a, lavami i pavimenti”.

Parole inaccettabili che hanno immediatamente scatenato l’indignazioni di migliaia di persone sui social network, tra cui anche alcuni volti celebri come le cantanti Emma Marrone (“Abominevole. Il picco massimo dell’ignoranza. Il degrado”), e Paola Turci, che ha definito il ragazzo: “Incapace di intendere e di volere”.

Il commento della squadra di calcio

Dopo qualche ora dall’inizio delle polemiche è intervenuto il segretario della squadra del Monregale Calcio Roberto Formento, che ai microfoni di Open ha dichiarato: “Condanniamo fortemente quelle parole, pesanti, razziste e sessiste. E ne prendiamo le distanze. Non possiamo dire, però, se abbiamo sospeso il ragazzo, la situazione non è semplice. Le confermo solo che abbiamo preso un legale per tutelare la nostra immagine”. Sulla eventuale sospensione del 19enne Formento ha in seguito precisato: “Abbiamo allontanato il calciatore? Non posso dirlo. Per il momento siamo fermi, nessuno si allena. Quando sarà il momento delle convocazioni, lo vedrete.

Nel frattempo la ditta Bertone Arredo & Design, sponsor del Monregale Calcio, ha ufficialmente preso le distanze dalle parole del calciatore: “La ditta Bertone si dissocia completamente da atteggiamenti razzisti”. Analoghe parole anche da parte dell’ex sponsor della società Banca Alpi Marittime, il cui contratto di sponsorizzazione è scaduto a giugno 2020: “Banca Alpi Marittime, in riferimento all’episodio relativo alla pubblicazione di un video dai contenuti razzisti e sessisti sui social network, ha preso e prende tutt’ora fortemente le distanze. […] Siamo una banca attenta alla comunità e abbiamo sempre contribuito, attraverso eventi e sponsorizzazioni, all’inclusione di ogni genere”.

Le scuse del ragazzo

Il giovane ha fatto pervenire le proprie scuse tramite il suo avvocato Alessio Ghisolfi che ha affermato che si è trattato di un video privato diffuso a sua insaputa e senza il suo consenso. “Questo frame ha destato clamore in considerazione dei toni utilizzati, elevandosi a manifesto e programma politico, mentre in realtà è una sceneggiatura privata che tale resta“, ha aggiunto.

L’avvocato ha definito quel video “un gioco che non piace” e che il ragazzo non aveva concepito come strumento di diffusione di odio, cosa che solo un utilizzo distorto adopera di terzi ha fatto sì che diventasse, bensì come un contenuto privato. Dopo aver riflettuto e trascorso dei giorni del dolore, Marco ha fatto pervenire le sue scuse per suo tramite a quanti possano essersi sentiti toccati da un tema su cui, ha concluso, è molto difficile scherzare.