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Argentina, cestista allatta la figlia a bordo campo: la foto è subito virale

La foto diventata virale

Cestista allatta la figlia a bordo campo e la foto è subito virale, ma Antonella Gonzalez è perplessa: per lei è stato un gesto assolutamente normale

Una cestista argentina allatta la figlia a bordo campo e la foto è subito virale. Eppure a lei, Antonella Gonzalez, quella premura materna durante una pausa di gioco è sembrata esattamente quelle che dovrebbe essere: una cosa cioè del tutto normale. Infatti la giocatrice ha detto: “Essere mamme non impedisce di essere anche atlete”. Gonzalez gioca da dieci anni in prima divisione, ma la sua fama è salita alle stelle soprattutto per quella foto è diventata famosa in tutto in mondo, quella che la ritrae mentre allatta a bordo campo. In Italia due anni fa le cose andarono diversamente . Lo scatto è stato preso durante una sfida di campionato dello scorso fine settimana. Nell’intervallo tra un tempo e l’altro Antonella ha deciso di allattare la figlia Madeleine, di undici mesi.

Cestista allatta sua figlia a bordo campo

E la Gonzalez, che ha in una collega indiana la pioniera sul tema, ha dimostrato genuina perplessità: “Non capisco tutto questo scalpore. Improvvisamente ho visto circolare quella foto su Twitter con migliaia di commenti, addirittura alcuni siti stranieri. Ma francamente non capisco cosa ci sia strano e perché ci si debba stupire di una cosa così normale. Più che altro mi stupisco io che ci sia ancora chi si stupisce. Perché essere mamme non impedisce di essere anche atlete”. La Gonzalez gioca con il Rocamera, team che ha battuto 61-44 il Velez. Per la cronaca Antonella ha giocato 25 minuti e segnato otto punti.

“Mia madre ha fatto la stessa cosa”

“Mia madre faceva la stessa cosa, le è capitato di allattarmi a bordo campo. Per me e le mie sorelle è un gesto assolutamente normale, per questo mi stupisce vedere una simile ripercussione. Intendiamoci, mia figlia solitamente l’allatto prima di andare a giocare. Ma può capitare l’imprevisto. Stiamo sempre parlando di neonati. Ma se il clamore attorno a quello scatto aiuta un po’ tutti ad aprire gli occhi, ben venga. Sarebbe bello che ci fosse una presa di coscienza diffusa che ci aiuti a fare un passo verso il professionismo e verso condizioni equiparabili a quelle degli uomini. Ci vorrebbero delle leggi che ci tutelassero, perché il ruolo di mamma non dovrebbe essere incompatibile con quello di atleta”.