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Stalking, 500 chiamate all'ex per chiedere di tornare

Stalking

Una donna veniva perseguitata dalla ex compagna, che la minacciava che se non fosse tornata con lei avrebbe rivelato alla madre della omosessualità.

Caso di stalking a Torino, dove una donna di vent’anni anni veniva perseguitata dalla ex fidanzata di quarantacinque anni. In particolare, la donna minacciava l’ex compagna, che se non fosse tornata con lei avrebbe rivelato alla madre la sua omosessualità. La quarantacinquenne, che era arrivata a chiamare l’ex fidanzata per cinquecento volte al giorno e aveva anche minacciato di suicidarsi, adesso finisce sotto processo al Tribunale di Torino. La donna era addirittura arrivata a scaricare una applicazione sul cellulare per poter chiamare l’ex compagna in maniera ininterrotta, senza darle alcuna tregua.

Caso di stalking a Torino

Era arrivata a chiamarla fino a cinquecento volte al giorno. Addirittura aveva scaricato sul cellulare una applicazione per poterla chiamare in continuazione, senza alcuna tregua. E’ questa la situazione che si è vissuta a Torino e che ha visto protagoniste una donna di quarantacinque anni e una ragazza di venti. In particolare, la situazione era diventata praticamente insostenibile per la ventenne che veniva continuamente perseguitata dalla ex fidanzata.

Durante il processo, la vittima ha raccontato che la quarantacinquenne voleva sempre la sua continua attenzione. Tanto che il suo comportamento era diventato ossessivo. Le due, ha raccontato la ragazza, si sono fidanzate nel 2012, di nascosto dai suoi genitori che non sono a conoscenza della sua omosessualità. Quando la ventenne ha deciso di interrompere la loro relazione, questo segreto era diventata un’arma in mano alla sua ex compagna. Da quel momento la sua vita era diventata un vero e proprio incubo. La quarantacinque infatti chiamava l’ex fidanzata ogni minuto, le scriveva un messaggio ogni secondo. La chiamava sul telefono fisso, ma soprattutto la minacciava di parlare con sua madre.

Le continue minacce

La vittima ha raccontato anche che un giorno l’ex fidanzata è stata sotto casa sua fino alle tre di notte. Mentre in un’altra occasione si era appostata sotto al suo balcone e nel frattempo continuava a telefonarle. E le minacce proseguivano: “Scendi con tua madre, così prima le dico chi sono e poi ti gonfio davanti a lei”, sbraitava la donna. Poi la decisione della vittima di denunciarla. In quel momento l’ex fidanzata ha anche minacciato di suicidarsi: “Io avevo paura: non capivo come una persona potesse comportarsi così. Soprattutto una persona che diceva di amarmi”, ha concluso in maniera malinconica la ventenne.

Era diventata praticamente insostenibile la situazione per la giovane, che davanti alle continue telefonate e minacce dell’ex fidanzata non sapeva cosa fare. Alla fine ha preso coraggio e l’ha denunciata, con la donna che dunque è finita sotto processo.