> > Stefano Garini avrebbe ucciso e sotterrato la madre per intascare la pensione

Stefano Garini avrebbe ucciso e sotterrato la madre per intascare la pensione

carabinieri

Il cadavere ritrovato sulle sponde del Ticino lo scorso ottobre appartiene a Liliana Agnani: sarebbe stata uccisa dai figlio Stefano Garini.

Sono stati identificati i resti ritrovati lo scorso ottobre sulle sponde del fiume Ticino nel comune di San Martino di Trecate (Novara). Appartengono a una donna di 80 di nome Liliana Agnani, residente a Milano. Secondo la Procura, a ucciderla sarebbe stato il figlio Stefano Garini, per intascarsi la pensione di invalidità. L’uomo, di professione agente immobiliare, al momento respinge qualsiasi accusa, ma secondo gli inquirenti dopo la morte della donna, Garini non avrebbe informato nessuno del decesso, occultando il cadavere della genitrice, per continuare a percepire il bonifico mensile da parte dell’Inps.

La scoperta dei resti di Liliana Agnani

Come informa FanPage, lo scorso 11 ottobre alcuni cacciatori hanno fatto una scoperta inquietante nell’area boschiva lungo il fiume Ticino, al confine tra le regioni Lombardia e Piemonte. Hanno ritrovato dei resti umani e, di conseguenza, hanno contattato immediatamente i carabinieri per segnalare il ritrovamento. Questo ha dato inizio a un’ampia e dettagliata indagine finalizzata all’identificazione del cadavere.

Dopo approfonditi e scrupolosi accertamenti, il Nucleo investigativo del Comando provinciale di Novara, sotto la guida del maggiore Alessandro Perrotta, è riuscito a identificare i resti umani ritrovati nell’area boschiva lungo il fiume Ticino. Si è scoperto che il cadavere appartiene a Liliana Agnani.

I sospetti su Stefano Garini

Secondo le ricostruzioni finora effettuate dai carabinieri, sotto la guida del sostituto procuratore Paolo Verri, emerge una sconcertante ipotesi riguardo alla morte di Liliana Agnani. Sembrerebbe che la donna sia stata uccisa dal figlio, Stefano Garini, il quale svolge la professione di agente immobiliare. Il movente dietro l’omicidio ipotizzato è la volontà di Stefano di impadronirsi dei 1600 euro di pensione di invalidità che la madre riceveva mensilmente.