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Strage di Corinaldo: la banda dello spray condannata in via definitiva in Cassazione

I soccorsi dopo la strage

Strage di Corinaldo: la banda dello spray condannata in via definitiva in Cassazione secondo i profili penali singoli ed anche quello associativo

Strage di Corinaldo: la banda dello spray condannata in via definitiva in Cassazione con i giudici della Suprema che hanno respinto i ricorsi presentati dopo il giudizio di Appello dello scorso marzo. Quel crimine causò la morte di sei persone durante un concerto e le sentenze definitive per gli indagati suggellano i percorso di giustizia per i fatti terribili del dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona.

Strage di Corinaldo: la Cassazione sulla banda

I giudici con la stola di ermellino hanno respinto i ricorsi presentati dalle difese degli imputati contro la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Assise di Appello di Ancona il 17 marzo scorso. Il terzo e definitivo grado è stata riconosciuta dunque l’associazione a delinquere oltre agli altri reati di omicidio preterintenzionali, lesioni personali, furto e rapina. L’aumento di pena scattato nel processo d’appello è dunque congruo in punto di diritto

I sei condannati e l’altro processo in piedi

Che significa? Che sono definitive le condanne a 12 anni 6 mesi e 20 giorni per Ugo Di Puorto, a 12 anni 4 mesi e 20 per Raffaele Morrone, a 11 anni e 10 mesi per Andrea Cavallari, a 11 anni e 6 mesi per Moez Akari, a 11 anni e 3 mesi per Haddada Souhaib, e a 10 anni e 9 mesi per Badr Amouiyah. I condannati sono in carcere dall’agosto del 2019. Gli accusati sono tutti del Modenese e sono stati giudicati colpevoli di aver organizzato scientemente una banda che con l’uso dello spray urticante “creava confusione per derubare e rapinare le persone nei locali”. E la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 ci fu la tragedia innescata da quel crimine: nella ressa morirono 5 minori e la mamma di 39 anni Eleonora Girolimini che aveva accompagnato la figlia 11enne al concerto del trapper Sfera Ebbasta. In piedi c’è ancora il processo bis contro i gestori della discoteca e la commissione di vigilanza.