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Strage di Istanbul, il Pkk nega ogni coinvolgimento nell’attentato

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I militanti separatisti curdi del Pkk hanno negato ogni coinvolgimento nell’attacco terroristiche alla base della strage di Istanbul.

Le autorità turche stanno lavorando alacremente al fine di identificare e rintracciare tutti i responsabili della strage di Istanbul: gli occhi sono tutti puntati sul Pkk che, però, ha prontamente smentito ogni coinvolgimento nell’attacco terroristico.

Strage di Istanbul, il Pkk nega ogni coinvolgimento nell’attentato

Il Pkk, bollato da Ankara come un gruppo terroristico, ha negato ogni coinvolgimento nella strage di Istanbul che si è consumata in via Istiklal nel pomeriggio di domenica 14 novembre. I militanti separatisti curdi hanno diramato un comunicato attraverso il quale hanno asserito con determinazione di non prendere mai di mira “direttamente i civili e di condannare le azioni contro i civili”.

Nel frattempo, le autorità turche hanno provveduto ad arrestare 22 persone tra le quali figura anche la donna sospettata di aver piazzato la bomba che ha provocato sei vittime e 81 feriti. Sulla base delle informazioni sinora diffuse, pare che la siriana Ahlam Albashir abbia confessato la sua colpevolezza e abbia rivelato il legame con i separatisti curdi del Pkk/Ypg.

Gli attacchi del Governo turco

Rispetto all’attentato, le forze di sicurezza turche hanno rivelato che i responsabili hanno usato esplosivo Tnt mentre il ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, ha spiegato che l’attentatrice ha avuto istruzioni dal Nord della Siria, dalla provincia a maggioranza curda di Kobane.

Scagliandosi contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), Soylu ha affermato: “La persona che ha piazzato la bomba è stata arrestata. Secondo le nostre conclusioni, l’organizzazione terroristica del Pkk è responsabile”.

Le parole del ministro sono state riportate dall’agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu e dalle televisioni locali.

Sull’accaduto, è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, che ha dichiarato: “Una donna si è seduta su una panchina per 40-45 minuti e ha lasciato una borsa. Qualche tempo dopo c’è stata un’esplosione. O questa borsa conteneva un timer o qualcuno l’ha attivato da remoto“, ha aggiunto.