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Strage di Latina, forse Alessia poteva salvarsi. Ecco perchè

Strage di Latina1

Inquietante possibilità nella strage di Latina: probabilmente Alessia, la maggiore delle due sorelline uccise dal padre, avrebbe potuto salvarsi.

Un risvolto ancora più inquietante emerge dalla strage di Latina: forse la 13enne Alessia Capasso, uccisa dal padre Luigi insieme alla sorella minore Martina, di 7 anni, avrebbe potuto salvarsi, se le autorità fossero intervenute prima grazie ad uno strumento particolare che hanno a disposizione i Gis (Gruppo d’intervento speciale) dei carabinieri. E’ stato ipotizzato alla trasmissione Chi l’ha visto?, condotta da Federica Sciarelli, che è tornata ad occuparsi della vicenda.

Federica Sciarelli

Lo strumento

L’inviato di Chi la visto? ha spiegato che l’apparecchio grazie al quale si sarebbe potuta salvare almeno la maggiore delle bambine di Antonietta Gargiulo – che ha rischiato anche lei di morire a causa dei colpi di pistola inferti dal marito, al quale aveva chiesto la separazione – agisce percependo il calore dei corpi umani, riuscendo così a capire quante persone vive ci sono in un appartamento, come avrebbe potuto essere quello dell’operaia di origine napoletana che viveva a Cisterna di Latina.

Strage di Latina

Quando le bambine morivano, alcuni agenti dei carabinieri erano all’interno, cercando di trattare con il loro ormai ex collega perchè lasciasse libere le figlie, dopo aver sparato alla loro mamma ed averle sequestrate, e si facesse arrestare.

Le persone vive in quel momento erano lo stesso Capasso e una delle due bambine, quasi certamente Alessia. Poi Capasso si è suicidato.

La reazione di mamma Antonietta

Giorni fa Antonietta Gargiulo è uscita dalla sedazione in cui era tenuta al Policlinico Gemelli di Roma, dov’è ricoverata, ed ora è uscita dal reparto di terapia intensiva. Ha saputo che il marito da cui aveva deciso di separarsi perchè violento – oltretutto anche fedifrago, dato che si è scoperto che all’amante ha lasciato 5.000 euro -, aveva ucciso le loro bambine, e adesso, assistita dai familiari e dagli psicologi dell’ospedale romano, ha cominciato il lungo e doloroso percorso di elaborazione del lutto.

Si era detto che la donna avesse espresso sentimenti di perdono per Luigi Capasso, ma a Chi l’ha visto? Federica Sciarelli ha detto che il fatto non risulta.

Antonietta, ha detto la Sciarelli, “non ha potuto nè piangere nè gridare”, quando ha saputo la tragica notizia, perchè aveva un’imbracatura che le impediva di parlare, dato che era stata sottoposta ad un delicato intervento di ricostruzione della mandibola. Si è limitata a “fare così con la mano” e la conduttrice ha ripetuto il gesto: la donna sopravvissuta al tentativo di femminicidio si è limitata ad appoggiare due dita vicino al cuore.