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Terza dose vaccino Covid, il sottosegretario alla Salute Sileri: "La faremo tutti"

Sileri

I casi di Covid tra i medici sono in crescita e si continua a parlare di terza dose. Per il sottosegretario alla Salute Sileri "la faremo tutti".

I casi di Covid tra i medici sono in crescita e si continua a parlare di terza dose. Per il sottosegretario alla Salute Sileri “la faremo tutti“.

Terza dose vaccino Covid, il sottosegretario alla Salute Sileri: “La faremo tutti”

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, durante un’intervista a Tgcom24, a pochi giorni dal via della terza dose per i soggetti fragili, ha dichiarato che presto sarà per tutti. “Credo che faremo tutti la terza dose di vaccino Covid” ha dichiarato. La direzione del Ministero della Salute sembra quella di estendere la terza dose a tutti. Anche Walter Ricciardi, consigliere di Roberto Speranza, aveva parlato della terza dose per tutta la popolazione. “Quello che è certo è che la terza dose abbiamo cominciato a farla ai soggetti vulnerabili, perché si è visto che hanno una difesa immunitaria più debole. Poi tuteliamo anche i soggetti fragili per età, a maggior ragione se si trovano nelle residenze assistenziali. Infine, va protetto il personale sanitario. Per quanto riguarda invece la popolazione generale, bisogna ancora aspettare. È presumibile però che a partire dal prossimo anno una dose di richiamo debba essere fatta da tutti, con una certa periodicità” ha aggiunto.

Terza dose vaccino Covid: gli esperti si dividono

Secondo Sileri e Ricciardi tutta la popolazione dovrà fare la terza dose e probabilmente si andrà avanti con dosi periodiche. Non tutti, però, sono d’accordo. Patrizia Popoli, coordinatrice della commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, è molto più cauta e pensa che sia presto parlarne. “Non è escluso che più avanti, nel tempo, potrebbe essere necessaria una terza dose a tutti, ma al momento non abbiamo sufficienti elementi per stabilire se e quando la protezione offerta dalle due dosi diventa manchevole” ha spiegato, sottolineando che la riduzione degli anticorpi non significa perdere le difese. “Somministrare la terza dose a tutta la popolazione è un impegno notevole, anche logistico ed economico. Forse ci si arriverà, questo virus sembra non essere disposto a concederci una immunità permanente però la durata definitiva della protezione non la conosciamo ancora. Si parla dai 6 ai 12 mesi, ma negli immunodepressi e tra il personale sanitario che è stato vaccinato tra i primi già ci sono reinfezioni. Dunque, è giusto prepararsi e ma vedremo nei prossimi mesi come andrà” ha dichiarato Guido Rasi, ex direttore Ema e consulente del commissario Figliuolo.

Terza dose vaccino Covid: calendario

Sono arrivate a 12.612, ovvero l’1,35% della popolazione, le persone che hanno già avuto la terza dose di vaccino. Dal 20 settembre questo richiamo riguarda dieci categorie: trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva, trapianto di cellule staminali ematopoietiche, attesa di trapianto d’organo, terapie a base di cellule T, patologia oncologica, immunodeficienze primitive, immunodeficienze secondarie, dialisi e insufficienza cronica grave, pregressa splenectomia e Aids. Si tratta di 3 milioni di persone in Italia. Per quanto riguarda over 80, ospiti di Rsa e personale sanitario, riceveranno un richiamo a ciclo vaccinale completato, a sei mesi dalla seconda dose.