Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto in presenza di due testimoni. Si tratta degli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini. Si attende la lettura del documento ai figli dell’ex premier leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset.
Testamento di Silvio Berlusconi aperto davanti a due testimoni
Il notaio Arrigo Roveda, nella giornata di mercoledì 5 luglio, ha aperto il testamento del Cavaliere davanti a due testimoni. L’avvocato Fossati era presente in rappresentanza di Pier Silvio e Marina Berlusconi, figli di primo letto dell’imprenditore e politico italiano, mentre Rimini ha assistito all’apertura del documento su indicazione di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli dell’ex premier e di Veronica Lario.
Entrambi i legali hanno lasciato lo studio del notaio milanese a metà giornata. Nessuno dei due ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti radunati in via Mario Pagano. Intanto, è plausibile che le procedure per l’apertura del testamento si siano svolte con i cinque figli dell’ex premier collegati da remoto. In studio, quindi, sarebbero stati fisicamente presenti soltanto il notaio e due avvocati che rappresentano gli eredi.
Il notaio lascia via Pagano
Poco dopo la diffusione della notizia dell’apertura del testamento, intorno alle ore 17:30 di mercoledì 5 luglio, lo storico notaio di Berlusconi ha lasciato lo studio in via Pagano. Nel tentativo di immettersi in strada con una moto, Roveda è stato assediato dai giornalisti. Ai cronisti più agguerriti appostati dinanzi al portone che lo martellavano di domante, l’uomo si è limitato a sorridere e ad affermare: Devo uscire, ho un appuntamento”.
A chi gli ha chiesto se andrà a incontrare i figli del Cav, Roveda ha rimarcato: “Non posso dire assolutamente niente né oggi, né domani, né mai”.