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Tina Rispoli, perché la Procura ha chiesto l'arresto per camorra ma il giudice l'ha respinto

Tina Rispoli, la Procura ha chiesto l'arresto

La Procura ha chiesto l'arresto per Tina Rispoli ritenendola elemento di spicco nel clan Marino di Secondigliano: come mai il Gip l'ha respinto?

Tra le figure che ruotano intorno all’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all’emissione di dieci misure cautelari per spaccio di droga nei confronti di altrettanti indagati che sarebbero riconducibili al clan Marino di Secondigliano vi è quella di Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. Mai coinvolta in inchieste giudiziarie prima di oggi, resta indagata per associazione mafiosa.

Tina Rispoli, la Procura ha chiesto l’arresto

I pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra hanno contestato alla donna di aver fatto parte per cinque anni (dal 2011 al 2016) del clan Marino, guidato tra gli altri dal marito (ucciso in un agguato nel 2012), dal cognato e dal nipote di quest’ultimo. Secondo la magistratura, tenuto conto delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e delle intercettazioni degli altri indagati, Tina Rispoli in quel periodo avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano nel clan di cui avrebbe gestito la cassa comune. Lei e il nipote Crescenzo, figlio del cognato Gennaro Marino “Mekkey”, avrebbero inoltre percepito una quota dei proventi della droga.

Tina Rispoli, la Procura ha chiesto l’arresto: perché il Gip l’ha respinto

Il Gip Anna Tirone ha però rifiutato la richiesta di arresto sia per la donna che per il nipote. Nonostante le intercettazioni e le dichiarazioni dei testimoni di giustizia, secondo lei non sono infatti emersi elementi concreti che potessero giustificare la misura cautelare.

Secondo il giudice, nel periodo successivo alla morte del marito, la Rispoli era inoltre stata messa ai margini del gruppo criminale e non ci sono prove che sapesse della provenienza illecita dei soldi che, secondo altri indagati, avrebbe ricevuto. Infine Roberto Manganiello, ritenuto reggente del clan, aveva dichiarato di non avere mai avuto a che fare con Tina ma soltanto col marito.