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Torino: polemica per il bimbo No Vax isolato all'asilo

No Vax

Polemiche in una scuola per la presenza di un bimbo no vax. Dopo l'intervento dei Carabinieri, il piccolo è stato ammesso, ma separato dagli altri.

E’ polemica in una scuola materna a Settimo, in provincia di Torino, dove un bimbo non vaccinato è stato ammesso a scuola, ma è stato tenuto separato dai compagni. Il bimbo è figlio di una coppia “No Vax“, che non ha mai voluto far vaccinare il figlioletto sinora; i due hanno acconsentito comunque a procedere con il vaccino, previsto per il 21 Settembre, ma il padre ha avvertito che ciò avverrà solo se entro questa data il bambino sarà sottoposto ad adeguate visite “prevaccinali”. Una precisazione che non ha trovato d’accordo la preside, la qualche ha quindi deciso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Un primo giorno di scuola movimentato

Un primo giorno di scuola molto difficile, quello vissuto nell’istituto Arcimboldo, scuola dell’infanzia nel comune di Settimo Torinese, nei pressi del capoluogo piemontese. Ad iniziare vi era infatti anche un bambino figlio di una coppia “No Vax”, che fino ad ora ha impedito le vaccinazioni del piccolo.

Viste però le direttive del governo, i genitori del piccolo hanno acconsentito a far vaccinare il figlio. La data prevista per il vaccino è il 21 Settembre, tuttavia il padre ha sottolineato chiaramente che, se entro quella scadenza il bambino non sarà sottoposto ad adeguate visite “prevaccinali”, l’appuntamento allora verrà fatto slittare. Una presa di posizione che ha trovato il netto contrasto della preside dell’istituto: la donna quindi ha deciso di non ammettere in classe il bambino, scatenando la reazione dei genitori.

A sanare la situazione sono stati i Carabinieri, intervenuti dopo la chiamata della dirigente scolastica. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, le due parti hanno allora trovato una soluzione. Il bimbo è stato ammesso a scuola, ma è stato tenuto separato da tutti gli alunni. Ha quindi svolto tutte le attività in programma, in un’aula però diversa dagli altri.

Il commento del padre

Mentre la dirigente scolastica ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, il padre del bambino ha invece voluto far sentire la sua versione. “Non siamo certi che il 21 la situazione potrà risolversi” ha dichiarato ad un giornale locale “Qualora infatti mio figlio non avesse svolto le visite prevaccinali, saremo costretti a posticipare la data”.
L’uomo ha inoltre ricordato come la settimana prima dell’inizio della scuola avesse inviato l’autocertificazione che mostrava anche la prenotazione dell’Asl al primo richiamo. Non avendo però ricevuto risposta, ha deciso di telefonare direttamente all’istituto, che gli ha quindi annunciato l’esclusione del bambino dall’aula, secondo quanto deciso dalla preside.

La reazione delle istituzioni

Non sono mancate anche le reazioni delle Istituzioni. L’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha infatti dichiarato che, pur non conoscendo nel dettaglio la vicenda di Settimo, separare il bambino dai compagni non sia stata la decisione più adeguata. L’assessora infatti ritiene che, a meno che non ci siano ragioni particolari per ipotizzare una situazione di pericolo, non sia il caso di creare inutili divisioni tra i bambini. E soprattutto, in presenza di un’autocertificazione che attesta una prenotazione entro la fine dell’anno 2018, le scuole sono costrette ad ammettere tutti i bambini in classe.

Intanto, proseguono i controlli in tutte le scuole: i dati vengono trasmessi direttamente al ministero guidato da Giulia Grillo. Il ministro è comunque già intervenuto per verificare quanto sia diffuso il fenomeno delle false autocertificazioni e fino ad ora sembra che si tratti di qualcosa di piuttosto limitato.