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Tour de France, perché alcuni positivi al Covid rimangono in gara?

Rafal Majka

L'ultimo caso è quello di Rafal Majka, risultato positivo al virus, ma ancora in corsa grazie alla bassa carica virale.

Il Covid-19 ha pesantemente colpito la UAE Emirates, la squadra dell’ex maglia gialla Tadej Pogacar, in questo Tour de France 2022, con Vegard Laengen e George Bennet che sono stati costretti al ritiro a causa della loro positività.

Rafal Majka è positivo al Covid, ma può continuare a gareggiare

Rafal Majka, il gregario più prezioso di Tadej Pogacar in quanto suo ultimo uomo in salita, nonostante sia risultato positivo può invece continuare a correre.

Perché alcuni positivi partecipano al Tour de France?

In molti si sono domandati il perché di questa diversità di trattamento, ma il motivo è molto semplice: ai ciclisti vengono effettuati i tamponi molecolari, che al contrario dei rapidi analizzano anche la carica virale dei positivi.

Come accaduto per Bob Jungels, risultato positivo al Covid-19 prima dell’inizio del Tour de France, ma regolarmente alla partenza a Copenaghen, a Rafal Majka non è stata trovata una carica virale abbastanza alta da contagiare altre persone.

Il protocollo prevede la partecipazione se si ha una bassa carica virale

Il protocollo anti-Covid-19 del Tour de France permette quindi la partecipazione dei ciclisti positivi, ma non contagiosi. Diverso invece il discorso per gli asintomatici, come Guillaume Martin, che ha comunque dovuto lasciare il Tour perché il suo tampone lo segnalava come “altamente contagioso” nonostante non avesse sintomi.

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