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Trentino, chiude hotel no mask: i titolari impedivano ai dipendenti mascherine e distanziamento

Cavallino bianco

L'hotel Cavallino Bianco di San Candido dovrà chiudere. Il titolare non rispettava le norme e impediva ai dipendenti mascherine e distanziamento.

L’hotel Cavallino Bianco di San Candido dovrà chiudere. Il titolare non rispettava le norme e impediva ai dipendenti mascherine e distanziamento. Un’ordinanza-ingiunzione del presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha ordinato alla struttura di chiudere. 

Chiude hotel no-mask in Trentino: l’ordinanza per il Cavallino Bianco 

Oggi, 5 agosto, è prevista la chiusura dell’hotel quattro stelle Cavallino Bianco di San Candido, in provincia di Bolzano, a causa del mancato rispetto delle norme anti-Covid. Arno Kompatscher, presidente della Provincia, ha disposto lo stop delle attività con un’ordinanza-ingiunzione. Il provvedimento è stato emesso per via delle ripetute inosservanze delle misure anti-Covid nell’albergo, dove nessun dipendente indossa la mascherina e mantiene il distanziamento. Lo ha confermato lo stesso titolare, Hannes Kühebacher, che ha rivendicato la sua scelta. “L’estate scorsa quattro miei dipendenti erano stati male perché costretti a lavorare con le mascherine. Così quest’anno ho deciso che avremmo tutti lavorato senza mascherina all’interno dell’hotel. Io non intendo chiudere, questo è un albergo storico che viene gestito dalla mia famiglia da 260 anni. Chi ha il diritto di togliermi la licenza?” ha dichiarato il titolare della struttura. 

Chiude hotel no-mask: la solidarietà al titolare

Il titolare rimane fermo sulle sue decisioni e sulle sue convinzioni e sta ricevendo moltissima solidarietà. L’annuncio della chiusura è stato dato ieri e nella struttura si sono recate moltissime persone per sostenere il titolare, compresa la parlamentare veneta ex Movimento 5 Stelle, Sara Cunial. “Se c’è ancora un barlume di diritto nel nostro Stato nessuno oggi si può permettere di chiudere l’Hotel Cavallino Bianco. In questo luogo, infatti, si trova il mio domicilio parlamentare tutelato dalla Legge italiana, dalla Costituzione e da diverse sentenze della Corte” ha dichiarato la parlamentare. Tantissime persone stanno dimostrando una grande solidarietà nei confronti del titolare di questo albergo che, dopo che lo scorso anno i suoi dipendenti sono stati male per aver lavorato ad alte temperature con la mascherina, ha deciso di fargliele togliere. 

Chiude hotel no-mask: le parole di Sara Cunial

Questo luogo rappresenta un baluardo di libertà e democrazia e un esempio tangibile di dignità e responsabilità, per questo l’ho scelto come dimora parlamentare e come punto di riferimento per il lavoro delle prossime settimane. L’ordinanza firmata dal presidente della Provincia autonoma, Arno Kompatscher, per la ‘ripetuta inosservanza delle misure anti-Covid’, con cui si impone la chiusura totale di dieci giorni all’albergatore Hannes Kühebacher è perciò illegittima due volte. La prima per le motivazioni per cui si sta punendo un lavoratore per il solo fatto di aver difeso i propri diritti e quelli dei propri dipendenti e aver rispettato la nostra Carta Costituzionale; la seconda qualora si verificasse, per aver arrecato danno all’attività di un parlamentare, compromettendo il mio diritto all’inviolabilità del domicilio correlato direttamente all’esercizio dell’attività stessa” ha dichiarato Sara Cunial