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Truffa gli hotel di lusso: denunciato 21enne

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Il giovane è originario di Catanzaro. Fingeva di essere un imprenditore.

Un truffatore seriale, amante del lusso, con l’abitudine di non pagare mai i conti degli alberghi a 5 stelle che frequentava. Un giovane di ventuno anni, di cui non è stato diffuso il nome, e nato a Catanzaro ha lasciato conti in sospeso per migliaia di euro in alberghi di lusso. Gli hotel “vittime” dei raggiri del ragazzo sono tre di Milano e uno in Valle d’Aosta. Tutti dispongono di misure di sicurezza molto severe; fatti del genere non erano mai accaduti.

Le truffe

La vicenda è stata raccontata da Corriere.it. Il copione utilizzato dal 21enne è stato sempre lo stesso e ha avuto, almeno per un certo momento, un buon successo. In primo luogo, il ragazzo si presentava davanti all’entrata dell’hotel a bordo di una lussuosa autovettura scura; poi entrava alla reception, elegantissimo, e si spacciava per un imprenditore. Nessuno tra gli impiegati sospettava qualcosa. E ovviamente il giovane era accontentato nelle sue costose richieste, come accade normalmente per i clienti delle strutture alberghiere di lusso. Il ragazzo ha trascorso una notte all’Hotel dei Cavalieri, in piazza Missori a Milano. Al Mandarin, uno dei più costosi alberghi di Milano, il 21enne ha usufruito del servizio in camera, del centro benessere, di massaggi, di pranzi e cene luculliani. Il conto finale, mai saldato, è di circa seimila euro, per due notti di soggiorno. Una terza struttura sta invece verificando i conti. Per quattro giorni passati a Cogne, in Valle d’Aosta, il giovane ha speso circa tremila euro. Naturalmente, nessuno ha mai ricevuto nulla di quanto dovuto.

Le fughe

Il giovane è anche molto bravo nel programmare attentamente la fuga. In primo luogo, manteneva sempre i nervi saldi; poi era in grado di rassicurare con convinzione il personale dell’albergo, assicurando di aver intenzione di saldare il conto. Purtroppo però c’era sempre una faccenda urgente da sbrigare, un imprevisto da risolvere che lo portava ad allontanarsi. L’assenza doveva durare poco tempo, in teoria: in realtà, il giovane spariva velocemente. Le frasi tipiche, con le quali raggirava il personale, erano: “Per favore, mi prepari il conto. Io arrivo subito“, oppure “Adesso pago…oh! Mi hanno rubati il portafogli“.

La denuncia

Il primo procedimento penale aperto contro il giovane è a Milano, per il raggiro ai danni dell’Hotel Cavalieri. La storia ha qualcosa di cinematografico, eppure i suoi risvolti sono estremamente seri e gravi. Il ragazzo infatti, si legge nell’avviso di chiusura delle indagini, “(…) si è procurato l’ingiusto profitto del pernottamento e dei servizi di benessere presso la struttura”. La difesa era stata affidata all’avvocato Simone Raia; il legale però ha rimesso il mandato quando si è accorto che il 21enne è un truffatore seriale. “Ha inanellato anche con me una serie di storie pretestuose che non trovano alcun riscontro nella realtà- ha raccontato Simone Raia al Corriere della Sera– In sede di udienza potrebbero venire alla luce altri episodi. E’ un disegno criminoso che si ripete, organizzato lucidamente. Non me la sono sentita di difenderlo”.