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Turista drogata e violentata in un hotel di lusso a Capri

Capri

Una turista francese ha accusato un cittadino americano di averla drogata e stuprata. L'uomo le avrebbe chiesto di passare la serata insieme

Agghiaccianti i numeri degli stupri. Nel nostro Paese sono tante le turiste vittime di abusi. Vacanze travolte da una macabra perversione, da una lesione psicologica eterna e da un danno fisico sconvolgente. Quasi undici stupri al giorno, quattromila ogni anno. Più di un milione di donne colpite in Italia. Un reato orribile che troppo spesso rimane opaco e silente. Troppo spesso una lenta e malfunzionante giustizia non si fa garante delle vittime di violenze sessuali. Le denunce per stupro non raccontano adeguatamente la realtà. Le violenze sessuali denunciate sono infatti solo una piccola parte di quelle davvero compiute. Tra le donne che hanno avuto la forza di parlare c’è una turista francese ospite di un lussuoso hotel di Capri durante la passata stagione estiva. La denuncia, infatti, risale al 10 agosto 2018. Tra i suggestivi incanti della Costiera Amalfitana, la donna sarebbe stata drogata e poi stuprata. L’accusato è un turista americano.

Violenza sessuale a Capri

È stata ascoltata dagli inquirenti durante la mattinata di venerdì 21 settembre 2018 la trentatreenne che lo scorso agosto aveva denunciato di essere stata drogata e violentata in un lussuoso hotel di Capri. La vittima è una manager di nazionalità francese, dirigente in una maison della moda. La donna ha spiegato quanto accaduto al pm Barbara Aprea, titolare dell’indagine. Stando alla sua ricostruzione dei fatti, l’uomo l’ha prima avvicinata e invitata a passare la notte insieme, poi le avrebbe somministrato un cocktail con all’interno la droga dello stupro. Così avrebbe successivamente abusato di lei.

La “droga dello stupro”, conosciuta anche come “ecstasy liquida”, si presenta come un liquido denso, senza colore né sapore. Assomiglia a una sorta di sciroppo, contenuto in bottigliette di plastica. Ma anche come polvere bianca, da sciogliere in un liquido, o come pastiglia. Si usa come anestetico chirurgico, ma anche per lenire i dolori del parto. E per curare la dipendenza dall’alcol. Il nome commerciale, in Italia, è Alcover. Gli alcolisti si somministrano tale farmaco perché riduce il craving, il bisogno di continuare a bere. Ma la droga viene usata anche per il consumo personale. Infatti, se assunta in quantità moderate e senza alcol, ha effetti simili a quelli della sbornia, come disinibizione ed euforia, senza però i postumi più sgradevoli, come il malessere, la nausea, il dolore allo stomaco e alla testa

La stessa turista francese che soggiornava nel cuore della Costiera Amalfitana ha denunciato la vicenda il 10 agosto 2018. Stando al suo racconto, l’uomo avrebbe perpetrato la violenza alcuni giorni prima, durante la sua vacanza sull’isola. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini dell’impianto di video sorveglianza. Dai filmati si vede la donna camminare barcollando e reggendosi difficilmente in piedi. Il presunto stupratore nel frattempo ha rincasato negli Stati Uniti.