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Uccisa e infilata in un barile: arrestato il fidanzato

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Dramma in Australia. La polizia ha arrestato il fidanzato di Larissa Beilby, con l'accusa di aver ucciso la sua ragazza, occultandone il corpo.

Si è arreso dopo 28 ore di assedio Zlatko Sikorsky, 34 anni. Secondo la polizia potrebbe essere lui l’assassino della sua fidanzata, Larissa Beilby, di 18 anni più giovane, ritrovata morta in un barile. Sentendosi accerchiato, l’uomo si è barricato in casa, minacciando di sparare a qualunque agente che si fosse avvicinato a lui. Il suo avvocato ha dichiarato che presto le prove accerteranno l’innocenza dell’uomo, ma su di lui peserebbe l’accusa di una testimone oculare.

Una relazione pericolosa

Si fa presto a dire amore. Larissa e Zlatko si frequentavano da poco: lei era in fuga dal suo ex fidanzato violento e aveva trovato una nuova casa in un rifugio per senzatetto. Una fuga che inconsapevolmente – stando alla ricostruzione delle autorità – avrebbe condotto la ragazza al suo carnefice. La ragazza era stata vista l’ultima volta il 15 giugno nel quartiere di Sandgate, a nord di Brisbane, in Australia.
Una testimone oculare avrebbe dichiarato di aver visto un braccio uscire da un barile, caricato sul furgone rubato dallo stesso Sikorsky. La donna avrebbe anche dichiarato agli investigatori di essere stata avvicinata dal trentaquatrenne per non rivelare nulla a nessuno. Secondo quanto riportato nell’intervista da lei rilasciata all’Australian Associated Press, la sera dell’omicidio, Zlatko l’avrebbe prima minacciata con il proprio fucile e poi le avrebbe offerto dei soldi.

Un assedio di 28 ore

Non appena ha sentito di essere circondato, Sikorsky si è barricato in casa, armato. La polizia ha impiegato 28 ore prima di convincerlo a deporre le armi e arrendersi. Al momento del suo arresto, le autorità hanno scoperto che – oltre al fucile – il trentaquatrenne disponeva di altre armi non dichiarate. Adesso su di lui pende non solo l’accusa di omicidio della sua giovane ragazza, ma anche di altri 16 reati, tra cui detenzione di armi e possesso di stupefacenti.

La raccolta fondi in nome di Larissa

15 mila dollari in due giorni. La campagna di raccolta fondi per il funerale di Larissa Beilby ha registrato un enorme successo. La comunità è scossa dalla morte della giovane ragazza e ha voluto dare il suo contributo. La somma però potrebbe essere riutilizzata per aiutare altri giovani senzatetto. In merito al nuovo investimento della cifra, il padre di Larissa, Peter, ha scritto su Facebook: “Sono davvero commosso, tutti hanno dato il loro contributo… Noi siamo più che felici di dare il nostro supporto a Victim of Crimes”.

Alyssa, l’altra vittima

Larissa è solo l’ultima del lungo elenco di donne uccise, spesso infatuate o innamorate dei loro stessi carnefici. Guardando agli Stati Uniti, il 3 luglio è stato arrestato dalla polizia il giovane assassino di Alyssa Mae Noceda, 18 anni. La ragazza aveva da poco chiuso la sua precedente relazione e si era recata a una festa a Lynwood. Lì ha conosciuto un ragazzo che le ha offerto di salire nel suo appartamento a fine serata. A quel punto il sedicente seduttore l’ha drogata con diverse tipologie di stupefacenti, come il Percocet, un antidolorifico a base di ossicodone e il THC liquido. Alyssa non ha retto ed è svenuta.

Il ragazzo, Brian, vedendola in quelle condizioni, invece di aiutarla, l’ha stuprata e poi fotografata. “Non so nemmeno se era ancora viva quando ho fatto sesso con lei, la sto distruggendo per passare il tempo”, ha scritto agli amici, mentre condivideva con loro le foto del suo operato. La mattina seguente, resosi conto della morte della ragazza, le ha spezzato le gambe per poterla infilare in un bidone della spazzatura, vantandosi nuovamente con gli amici.

Inorriditi dalle ultime condivisioni, gli stessi amici di Brian hanno allertato la polizia, che ha provveduto ad arrestarlo. Brian e Zlatko adesso dovranno rispondere delle loro azioni al processo.