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Ucciso in Ucraina il boia di Cecenia Tushayev che nel 2017 perseguitò i gay

Magomed Tushayev

La notizia rilanciata da numerosi media: sarebbe stato ucciso in Ucraina il boia di Cecenia Magomed Tushayev che nel 2017 perseguitò i gay, era a Kiev

Sarebbe stato ucciso in Ucraina il boia di Cecenia Magomed Tushayev, il 36enne comandante militare delle forze legittimiste di Grozny di fede musulmana che nel 2017 perseguitò i gay. Secondo alcuni media il generale sarebbe caduto a Hostomel ma la Russia smentisce e pubblica un video della colonna motorizzata di cui faceva parte anche il famigerato 141mo reggimento della Guardia Cecena, i terribili ‘Kadyrovites’ che devono il loro nome al presidente ceceno Ramazan Kadyrov

Ucciso in Ucraina il boia di Cecenia: Tushayev morto a 40 km da Kiev

La morte di Tushayev sarebbe avvenuta a 40 chilometri circa da Kiev e pare ad opera di forze ribelli cecene che in questi giorni si stanno organizzando dietro la chiamata del presidente ucraino Zelensky a formare una “legione straniera” in aiuto del suo popolo. Un video con il brutale interrogatorio di un prigioniero russo confermerebbe l’uccisione del generale. La sua fama di macellaio Tushayev se la meritò con le sue truppe specializzate  e brutali nel corso dell’olocausto ceceno del 2017. 

Il video con il generale vivo, ma potrebbe essere precedente all’attacco

E non solo i russi hanno smentito la notizia dell’uccisione di Tushayev, ma lo stesso Ramzán Kadýrov ha anche diffuso anche un altro video, mandato ieri in onda nello studio di Nicola Porro ma senza che si potesse appurare che quel soldato barbuto sul pianale di un camion fosse il generale, in cui si vede Tushayev scherzare con i suoi soldati