Ilaria Minucci Kiev ha organizzato un attacco nella città ucraina di Makiivka, situata nel Donetsk, regione orientale da mesi assediata dall’esercito di Mosca. Nell’assalto avrebbero perso la vita 400 soldati russi ma la versione del Cremlino differisce da quella della controparte ucraina.
Ucraina, 400 soldati russi morti nell’attacco di Kiev a Makiivka
Mentre la guerra in Ucraina giunge al suo 313 giorno, è stato reso noto che Kiev ha attaccato “un alloggio militare” russo situato nella città ucraina di Makiivka, nella regione orientale di Donetsk occupata dagli invasori, nella notte di Capodanno. A riferirlo è stato il Guardian.
L’accaduto è stato segnalato dai media ucraini, secondo i quali l’attacco avrebbe causato la morte di 400 soldati russimentre circa 300 sarebbero rimasti feriti.
Sulla base delle informazioni sinora diffuse, pare che l’operazione sia stata possibile grazie all’elevato uso dei cellularida parte dei militari russi che ha consentito alle forze ucraine di localizzare la struttura militare e colpirla.
Mosca smentisce: “63 vittime”
La notizia è stata diffusa anche dal ministero della Difesa di Mosca tramite un comunicato ufficiale. La versione del Cremlino, tuttavia, si scosta in modo sostanziale rispetto a quella di Kiev. Alla luce di quanto segnalato da Mosca, infatti, le vittime non sarebbero 400 ma 63.
“A seguito di un attacco di quattro missili con testata ad alto esplosivo su un punto di schieramento temporaneo, 63 militari russi sono stati uccisi”, ha affermato il ministero della Difesa con il suo comunicato.
Le forze dell’ordine della repubblica di Donetsk, secondo quanto riporta la Tass, hanno inoltre confermato che l’attacco “è stato causato dall’uso attivo dei telefoni cellulari da parte dei militari in arrivo” e che “il nemico ha usato un complesso di ricognizione Echelon per identificare l’attività dei cellulari e la posizione” di chi li stava usando.
