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Ufficiale: la nuova Salernitana riparte da Mezzaroma e Lotito

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Meno di una settimana dopo la cancellazione dalla mappa professionistica la Salernitana torna già a vivere. E’ infatti ufficiale la decisione del sindaco De Luca, proprietario del titolo sportivo dopo la mancata iscrizione in Prima Divisione, di affidare la nuova società alla Morgenstern srl d...

Mezzaroma

Meno di una settimana dopo la cancellazione dalla mappa professionistica la Salernitana torna già a vivere. E’ infatti ufficiale la decisione del sindaco De Luca, proprietario del titolo sportivo dopo la mancata iscrizione in Prima Divisione, di affidare la nuova società alla Morgenstern srl di Roma facente capo a Gianni Mezzaroma, padre di Marco e zio del presidente del Siena Massimo nonché suocero di Claudio Lotito, che avrà a sua volta un ruolo importante nel futuro del club granata che potrà così ripartire dalla Serie D. Ad occuparsi della squadra sarà comunque Marco Mezzaroma, presidente in pectore.

De Luca ha ritenuto quella di Mezzaroma la proposta più credibile tra le tante pervenute pur dichiarando ”apprezzamento e gratitudine anche a tutti gli altri firmatari delle istanze depositate per la disponibilità mostrata e per la valenza dei progetti”, tra le quali quello, a titolo personale, dell’ ad del Catania Pietro Lo Monaco che si era detto convinto di “poter portare la Salernitana in A in cinque anni”. Un’iniziativa, quella del dirigente catanese, che peraltro aveva parzialmente incrinato i rapporti con il presidente etneo Pulvirenti. Per l’immediato la Salernitana potrà essere gestita pure da Lotito, grazie anche al nuovo accordo che permette la coesistenza di quote tra una società di Serie A ed una dilettantistica ma in vista di un probabile ed imminente ritorno tra i professionisti la compagine potrebbe anche essere gestita direttamente da una persona di fiducia di Mezzaroma nonchè di Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità nonché salernitana doc e, forse, madrina dell’intera iniziativa.

I prossimi passi saranno la scelta di un nome (quello storico non potrà essere usato previo l’acquisto del marchio per il quale è tuttora in piedi una battaglia legale tra Lombardi ed Aliberti) e l’allestimento della rosa, che potrebbe essere formata in buona parte da esuberi di Siena ed, in subordine, Lazio.