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Unione civile gay: pompiere si congratula su Facebook e finisce nei guai

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Unione civile gay: assegnato un provvedimento disciplinare ad un pompiere di Milano che, su Facebook, si era congratulato per il matrimonio gay di un collega

Unione civile gay, un pompiere di Milano pubblica le foto della coppia su Facebook e si congratula per il matrimonio. Finisce nei guai e rischia la sospensione dal lavoro, che può arrivare fino a tre mesi. Il pompiere aveva commentato l’unione civile gay di un collega, avvenuta in estate, pubblicando le foto sul proprio profilo Facebook. Si è visto arrivare a casa un provvedimento disciplinare dal Corpo dei Vigili del Fuoco. La lettera gli è stata recapitata lo scorso 21 agosto. Il pompiere ora sta aspettando il risultato dell’udienza che si è svolta ieri a Roma. Per aver pubblicato foto e auguri alla coppia di neo sposi rischia fino a tre mesi di sospensione dal lavoro. La segnalazione del post potrebbe essere partita dalla Polizia Postale, in seguito ai numerosi commenti omofobi che sono seguiti sotto le foto pubblicate.

Unione civile gay, il post

Ieri un Vigile del Fuoco di Milano è stato processato a Roma per aver postato sul proprio profilo Facebook le foto di un’unione civile gay. Lo sposo era un collega del pompiere, che ha voluto usare il popolare social network per fare gli auguri alla coppia. Il post è in breve tempo diventato virale. Il messaggio, pubblicato su Facebook, non è piaciuto ai vertici nazionali: “Si è celebrato a Firenze un matrimonio gay tra un collega e il suo compagno. Credo il primo nel nostro Corpo. Congratulazioni ai due sposi“, ha scritto il pompiere nelle prime righe del post.

Il messaggio, scritto nel giorno del matrimonio, conteneva anche un’altra frase: “Visto che non è stata data abbastanza rilevanza alla cosa mi sembra l’occasione giusta per pubblicare le foto e rendere tutti partecipi di questo piacevole evento“, si leggeva su Facebook. Inoltre, a corredo del post, c’erano anche alcune foto dell’unione civile gay. Lo scorso 21 agosto al pompiere è stata recapitata una contestazione formale da parte della direzione del Corpo dei Vigili del Fuoco. La lettera conteneva il provvedimento disciplinare, per il quale il pompiere ha dovuto rispondere davanti alla legge.

Il provvedimento disciplinare

Nella contestazione recapitata dal Corpo dei Vigili del Fuoco viene spiegato il provvedimento disciplinare. Il messaggio pubblicato su Facebook è in netto contrasto con l’articolo 12 del contratto nazionale, che prevede l’esecuzione di una “condotta non conforme ai principi di correttezza verso altri dipendenti, nonché in contrasto con i doveri di particolare correttezza che si richiedono ad un appartenente al Corpo“. Il pompiere è stato invitato a partecipare ad un’udienza. Udienza che si è tenuta ieri a Roma.

Qui l’uomo ha potuto “presentare eventuali giustificazioni, suffragate da memorie e documenti e avvalersi della facoltà di essere sentita personalmente per la difesa orale“.L’udienza per il provvedimento disciplinare che verrà assegnato al pompiere di Milano si è svolta ieri a Roma. La difesa del pompiere è stata curata dal sindacalista USB Costantino Saporito. Nei prossimi mesi l’Ufficio Contenzioso e Disciplina deciderà la pena da assegnare al pompiere. L’uomo potrebbe essere sospeso per tre mesi dal proprio lavoro.