Ilaria Minucci Argomenti trattati
Donald Trump condannato per abuso sessuale: l’ex presidente degli Stati Uniti d’America è stato dichiarato colpevole di aver molestato sessualmente la giornalista E. Jean Caroll negli anni Novanta e di aver poi diffamato la donna bollandola come una bugiarda.
Usa, Donald Trump condannato per abuso sessuale: la giuria ha raggiunto un verdetto
Il Tycoon ha abusato sessualmente della giornalista E. Jean Carroll negli anni ’90 e l’ha poi diffamata definendola come una bugiarda. È quanto emerge dal verdetto dei giurati reso noto nella giornata di martedì 9 maggio nell’ambito del processo organizzato a seguito delle accuse mosse dalla scrittrice contro il politico e imprenditore. In questo modo, è stato inferto un duro colpo all’ex presidente degli Stati Uniti che dovrà fare i conti con una brusca battuta d’arresto legale durante la sua campagna per la rielezione nel 2024.
Con il verdetto, la giuria ha ritenuto The Donald responsabile di aver abusato sessualmente della giornalista E. Jean Carroll nel 1996 in un grande magazzino di lusso di Manhattan, respingendo però l’accusa di stupro. Il repubblicano, inoltre, è stato condannato a versare alla donna un risarcimento di 5 milioni di dollari. La sentenza potrebbe compromettere la corsa verso il ritorno alla Casa Bianca, il prossimo anno.
La sentenza annunciata nel primo giorno di deliberazioni dei giurati
Il verdetto è stato letto alle 15:00 ora locale di martedì 9 maggio, in un’aula del tribunale federale di New York City durante il primo giorno di deliberazioni della giuria. I giurati hanno respinto le affermazioni della Carroll di essere stata violentata, ma hanno ritenuto Trump responsabile di averla aggredita sessualmente.
Prima che la giuria composta da nove persone iniziasse a discutere le accuse di aggressione e diffamazione mosse da Carroll verso mezzogiorno, il giudice distrettuale Lewis A. Kaplan aveva rapidamente riassunto le istruzioni di legge.
La reazione di Trump al verdetto della giuria: “Una vergogna. Non so chi sia questa donna”
“Non ho assolutamente idea di chi sia questa donna. Questo verdetto è una vergogna. Una continuazione della più grande caccia alle streghe di tutti i tempi”. Così Trump ha commentato la sentenza di colpevolezza per il reato di abusi sessuali e di diffamazione nei confronti della scrittrice Jean Carroll sul social Truth. La strategia del repubblicano, quindi, resta la stessa anche dopo la sentenza: negare, negare sempre. Sin dal primo momento in cui Carroll lo ha accusato di stupro, The Donald ha affermato di non conoscere la donna e di essere vittima di una menzogna.
“L’intero caso è fasullo ed è politico: prende di mira il presidente Trump perché ora è super favorito per essere eletto ancora una volta presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato invece un portavoce dell’ex presidente degli Stati Uniti in merito alla sentenza di colpevolezza per abuso sessuale e diffamazione. “Il continuo abuso della nostra grande Costituzione per fini politici è disgustoso e non può essere tollerato. La nostra nazione è in guai seri quando affermazioni prive di prove o testimoni oculari possono invadere i nostri tribunali per ottenere punti politici”, si legge nella dichiarazione.
Il team del Tycoon, inoltre, ha riferito di essere pronto a fare appello contro il verdetto della giuria sul caso Carroll.
