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Vaccino, stop somministrazioni agli insegnanti: priorità agli over 80

vaccino insegnanti

Al fine di dare priorità ai soggetti fragili saranno sospese le somministrazioni del vaccino agli insegnanti che non hanno ricevuto la prima dose.

Secondo l’ultima circolare del commissario Figliuolo sarà previsto lo stop alle somministrazioni del vaccino per gli insegnanti e i membri del personale scolastico che non hanno ancora ricevuto la prima dose, al fine di poter dare priorità ai cittadini sopra gli 80 anni di età e ai soggetti fragili. Proseguono invece le vaccinazioni per coloro che lavorano nella scuola e che hanno già avuto la prima dose e prenotato la seconda.

Vaccino, stop alle somministrazioni per gli insegnanti

Sulla base di quanto dichiarato dalla struttura commissariale lo stop alle vaccinazioni sarà in realtà soltanto un rinvio di qualche settimana, che varierà a seconda della regione ma che rischia tuttavia di rendere ancora più confusionari gli ormai pochi giorni che restano da qui alla fine dell’anno scolastico. La direttiva rientra nel piano di redistribuzione delle dosi di vaccino dopo che quello prodotto da AstraZeneca non potrà più essere utilizzato per per persone sotto i 60 anni.

Al fine di chiarire questa difficile situazione, nella mattinata di domenica 11 aprile i sindacati incontreranno il capo di gabinetto del ministero dell’Istruzione e lo staff del generale Figliuolo. Restano infatti da capire i potenziali rischi per gli insegnanti a cui resta da ricevere la seconda dose di AstraZeneca, per la maggior parte donne al di sotto dei 60 anni. In questi ultimi giorni sono state molte le disdette da parte del personale scolastico provenienti da tutta Italia.

Nel chiedere tutela per gli insegnanti che operano in condizioni di rischio, pur mantenendo la priorità delle vaccinazioni agli anziani, la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi ha dichiarato: “Speriamo che ci sia una indicazione nazionale con una specifica individuazione del personale scolastico, a partire da tutti i docenti che lavorano a stretto contatto con i bambini come nelle scuola dell’infanzia e gli adolescenti in vista di ulteriori dosi e tipologie di vaccini”.