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Vaccino agli under 12, Farnetani: “Covid più pericoloso delle miocarditi per i bambini”

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Il pediatra Italo Farnetani ha chiesto di vaccinare velocemente di under 12, ribadendo la pericolosità del Covid per i bambini.

Un nutrito gruppo di pediatri ha chiesto di procedere alacremente con la vaccinazione contro il coronavirus agli under 12 nel momento in cui gli enti regolatori daranno il via libera per somministrare il siero. I pediatri, infatti, hanno spiegato che gli effetti del SARS-CoV-2 sui bambini sono molto più temibili delle miocarditi.

Vaccino agli under 12, Farnetani: “Covid più pericoloso delle miocarditi per i bambini”

Contattato dall’AdnKronos Salute, il professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta, ItaloFarnetani, si è espresso in merito all’importanza di vaccinare gli under 12 contro il Covid, asserendo: “Non si ritardi l’inizio delle vaccinazioni per i bambini sotto i 12 anni, quando arriverà il via libera degli enti regolatori. Perché non è vero che i piccoli si ammalano meno di Covid-19. Al contrario, hanno la stessa probabilità di infettarsi degli adulti, ma in una percentuale maggiore presentano forme asintomatiche, cioè la sola infezione senza manifestazioni cliniche, o una malattia lieve o moderata. Ho già stimato ricoveri o decessi che si evitano vaccinando i bambini”.

Per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid per gli under 12, uno dei nodi che divide gli esperti riguarda il pericolo che i bambini vaccinati possano sviluppare miocarditi. Una simile circostanza rappresenta un evento estremamente raro che, però, può insorgere dopo la somministrazione dei vaccini a mRna e che è stato riscontrato principalmente nei maschi under 30.

A proposito del rischio miocardite, il pediatra Farnetani ha spiegato: “Per quanto riguarda la miocardite, bisogna fare un’importante specificazione: noi non conosciamo l’esatta incidenza e prevalenza dei casi di miocardite che si presentano nei bambini non vaccinati, in quanto la miocardite è una malattia che spesso non viene diagnosticata in modo esatto e certo, talvolta viene confusa con altre malattie perché si presenta con un’estrema variabilità di manifestazioni cliniche, cioè con sintomi che spesso vengono riferiti ad altre malattie. Pertanto, i casi di miocardite sono, nella popolazione non vaccinata, molte di più di quanto si pensi”.

Vaccino Covid agli under 12, Farnetani: il pericolo delle miocarditi

Focalizzandosi sull’insorgenza delle miocarditi, inoltre, Italo Farnetani ha precisato: “Se non si conosce l’esatta incidenza e prevalenza della miocardite, non si può confrontare il numero di casi riscontrati nella popolazione vaccinata, proprio perché non ho un termine esatto di confronto. Sui vaccinati si ha un estremo controllo e attenzione ai vari sintomi, ma sulla popolazione generale della stessa fascia d’età ovviamente non c’è la stessa attenta valutazione”.

Il pediatra, poi, ha sottolineato che, valutando accuratamente i numeri in possesso della scienza, le miocarditi causate dai vaccini rappresentano un evento estremamente raro: “I casi di miocardite riscontrati sono da 50 a 79 ogni milione di dosi somministrate. Mettendo a confronto questo dato con i casi di Covid, i ricoveri e i decessi, il rapporto costo beneficio è sempre vantaggioso. Ogni caso di miocardite riscontrato è comunque 212 volte meno dei casi di Covid prevenuti, 6 volte meno dei ricoveri in ospedale in reparti normali, 2 volte in meno di quelli in terapia intensiva. E si evitano 3 decessi. Inoltre, i casi di miocardite riscontrati si sono sempre risolti in pochi giorni”.

Vaccino agli under 12, Farnetani: “Valutare anche i danni psicologici del Covid sui bambini”

Infine, il pediatra Italo Farnetani ha osservato che, anche nel caso della somministrazione del vaccino anti-Covid agli under 12, è fondamentale valutare il rapporto rischi-benefici e, tra i tanti “effetti negativi del Covid”, vanno considerate anche le ripercussioni psicologiche della pandemia sui preadolescenti.

Il professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta, infatti, ha affermato: “Vanno valutati anche i danni di carattere psicologico: l’insonnia, l’inappetenza, la depressione, il ridotto rendimento scolastico. Se si considerano anche questi aspetti, che hanno avuto un grande impatto nella vita dei più piccoli durante la pandemia, i vantaggi della vaccinazione sono ancora superiori. E un grande vantaggio è proprio evitare la DaD, la quarantena, e il rischio di doversi isolare dal gruppo dei coetanei”.