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Vaccino Covid, quali Paesi hanno scelto di somministrare la quarta dose?

vaccino falso

La quarta dose di vaccino Covid continua a far discutere, ma ben 6 Paesi hanno già deciso di aderire alla somministrazione booster.

La quarta dose di vaccino Covid continua a far discutere, ma ben 6 Paesi hanno già deciso di aderire alla somministrazione booster.

Quarta dose in 6 Paesi

Nonostante le controversie, da ormai diverse settimane altri cinque Paesi si sono uniti ad Israele per quanto riguarda l’adesione alla somministrazione della quarta dose di vaccino Covid: si tratta di Stati Uniti, Danimarca, Ungheria, Spagna e Germania.

Si tratta di decisioni nazionali, visto che ad oggi l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) sta ancora analizzando i dati in suo possesso per valutarne l’effettiva efficacia.

Il dottor Broccolo: “Mai state 4 dosi così ravvicinate”

«Nella storia della vaccinazione non si era mai arrivati a dare quattro dosi così ravvicinate fra loro, il massimo erano state tre, con le prime due ravvicinate e la terza distanziata. I dati preliminari finora disponibili sollevano inoltre alcuni dubbi sull’efficacia ulteriore di questa dose aggiuntiva».

Queste le parole del virologo Francesco Broccolo, docente presso l’Università Bicocca di Milano, in merito all’efficacia della quarta dose. Inoltre, ha ricordato che ravvicinare i tempi di somministrazione riduce la risposta immunitaria:

«Un’altra cosa che abbiamo imparato è che, quanto più la seconda e la terza dose vengono somministrate in tempi ravvicinati, minore è la risposta immunitaria. Per esempio, fare la terza dose a sei mesi è più efficace che a distanza di tre mesi, così come lo è fare la seconda dopo 4 mesi anziché dopo 28 giorni».

Quarta dose mirata

In ogni caso, è ancora presto per sparare sentenze ed evidenziare chiaramente chi ha preso la scelta giusta. Quel che sembra certo, però, è che non è pensabile somministrare una quarta dose a tappeto:

«La popolazione è già immunizzata e lo è in modo eterogeneo, o perché alcuni hanno ricevuto vaccini di tipo diverso oppure perché hanno avuto un’infezione, sintomatica o meno. Sarebbe scorretto e pericoloso fare la quarta dose a occhi chiusi […] più andiamo avanti nel tempo, più abbiamo una situazione sempre più eterogenea, che impone la necessità sempre più forte di personalizzare il richiamo nei pazienti fragili».

Queste le considerazioni del dottor Francesco Broccolo.