> > Vermi giganti minacciano l'Europa, visti anche in Italia

Vermi giganti minacciano l'Europa, visti anche in Italia

vermi testa a martello

Lunghi 40cm e con una tipica testa a martello, sono "praticamente ovunque" in Francia. Avvistati a Bologna, sono una minaccia per la biodiversità.

Un’invasione partita dall’Asia molti anni fa che, tra la noncuranza generale, sta gradualmente riguardando sempre più paesi europei e non solo. Si tratta della diffusione continua di vermi giganti, sempre più comuni ormai in Francia e con dei casi di avvistamento anche su suolo italiano. Gli scienziati stanno guardando al fenomeno con preoccupazione: questa specie di vermi, riconoscibili grazie a una lunghezza fuori dal comune e una caratteristica forma a martello della testa, rappresentano infatti un rischio per la vita di animali selvatici e piante, divorando lombrichi e alterando la biodiversità degli ambienti in cui si diffondono.

Vermi giganti invadono l’Europa

Sgradevoli da vedere ma, a causa delle piccole dimensioni, nella maggior parte dei casi totalmente trascurabili. Si sa, i vermi non sono certo animali molto amati nella cultura popolare, ma è sempre stato difficile pensare a loro come una minaccia.

È così, tra la noncuranza generale, che una specie “aliena” di vermi si è fatta largo sul suolo europeo e soprattutto in Francia, arrivando a un punto in cui la loro invasione non poteva più passare inosservata.

Parliamo di una tipologia di vermi piatti appartenenti alla famiglia delle planarie terrestri, creature che presentano caratteristiche molto diverse dai loro simili che siamo sempre stati abituati a vedere.

Animali striscianti che possono raggiungere la straordinaria lunghezza di circa 40 centimetri e riconoscibili da una particolare testa a martello. Oltre all’aspetto c’è però di più, perché questi vermi sarebbero una vera minaccia per l’ambiente in cui avviene la loro diffusione.

Tutto è iniziato con quello che sembrava essere uno scherzo, una foto inviata nel 2013 al professore Jean-Lou Justine, zoologo al Museo di Storia Naturale francese che ha rivelato all’Independent: “Quando ho visto la foto di questo animale ho pensato: ‘Non è possibile, non abbiamo queste creature in Francia’”.

Eppure, dopo aver ricevuto altre foto, il professore ha deciso di vederci meglio e in cinque anni ha raccolto testimonianze di oltre 100 avvistamenti di questi vermi giganti, appartenenti più precisamente alla sottofamiglia delle Bipaliinae.

Si ritiene che queste creature si siano gradualmente diffuse sul suolo europeo, in particolare quello francese, partendo dal Borneo, l’isola asiatica dalla quale provengono. In seguito a ricerche più approfondite, si è scoperto che i vermi dalla testa a martello avrebbero raggiunto la Francia da circa 20 anni, e l’inizio della loro invasione è dunque passato inosservato.

Dopo i recenti avvistamenti, è tuttavia impossibile ignorare il fenomeno: sebbene non nocivi per l’uomo, questi vermi sarebbero infatti predatori di lombrichi, chiocciole e insetti, a tal punto da alterare l’equilibrio della biodiversità nei luoghi di diffusione. Questo è reso possibile grazie alle secrezioni velenose che consentono di uccidere le loro prede facilmente.

“Ciò che sappiamo è che questi vermi piatti sono ormai praticamente ovunque nella Francia metropolitana”, ha continuato il professore Justine.

Oltre alla Francia, però, alcune specie sono state avvistate anche nelle zone più umide dell’Inghilterra e, ancora prima, in Guadalupa e Martinica.

Vermi giganti, diffusione in Italia

Nonostante in Italia non si registri un’invasione paragonabile a quella avvenuta in Francia, anche nel nostro Paese ci sono stati avvistamenti e studi riguardanti questa tipologia “aliena” di vermi dalla testa a martello.

In particolare, il Diversibipalium multilineatum è stato oggetto di studi all’Università di Firenze dopo che un esemplare era stato ritrovato in un giardino di Bologna.

Questi vermi si contraddistinguono per non essere dei parassiti, prediligono solitamente ambienti umidi e le ore notturne, nelle quali escono dopo essere stati nascosti durante il giorno.