> > Vicini di casa terrorizzati da stalker: tre anni di carcere

Vicini di casa terrorizzati da stalker: tre anni di carcere

taglio corrente

Vessavano i vicini di casa: intimidazioni e finti investimenti, condannati al carcere.

Ancora un caso di dissidi condominiali per futili motivi: una famiglia della Brianza è stata stalkerata per un anno e mezzo. La vicenda si è conclusa nelle aule del tribunale di Monza.

Il caso

I dissapori sono iniziati nel 2013 quando la famiglia era stata incriminata per aver sporcato il balcone dei vicini di sotto, con delle briciole di cracker. La famiglia presa di mira è composta da due giovani genitori e due figli.

La sentenza definitiva per mettere fine alla vicenda è arrivata a Febbraio nelle aule del tribunale di Monza. La famiglia vessata aveva deciso di adottare comportamenti per prevenire ulteriori discussioni con i vicini: non usciva più nei weekend, evitava di invitare amici a casa; ma nemmeno in questo modo, i dissapori si erano risolti. Come racconta l’avvocato della parte lesa Massimiliano Meda, le intimidazioni non cessarono. La famiglia si era vista staccare la luce della corrette nel cuore della notte, una telecamera a circuito chiuso aveva incastrato il vicino di casa ma le vessazioni continuavano: scritte oscene sulla porta di casa, insulti ai bambini, fino ad arrivare ad appellativi come “putttanella”, dispetti come la continua chiamata dell’ascensore per impedire agli altri di usarlo, simulazione di investimenti fuori dai box.

La famiglia maltrattata ha deciso di agire installando delle telecamere di sorveglianza sul proprio pianerottolo. Inizialmente gli altri condomini, in particolare gli autori dei dispetti, hanno chiesto la rimozione delle telecamere per “violazione del decoro del palazzo e della privacy”. Gli inquilini vittime non hanno mai replicato ai soprusi, anzi hanno mantenuto un comportamento anche fin troppo docile, come dichiarano anche alcuni testimoni interrogati. La famiglia ha deciso infatti di acquistare un altro appartamento e, di cambiare residenza, “avevamo troppa paura.”

Un giorno però la famiglia non è riuscita più a sopportare le continue sopraffazioni, così ha deciso di recarsi in questura per denunciare gli accaduti. La condanna alla coppia di 49 e 45 anni è stata quantificata in 3 anni di reclusione, con una multa di 7500 euro, il resto sarà regolato in una causa civile.

Casi simili

Casi affini si verificano di continuo, in tutta italia. Da poco è stato arrestato a Roma un uomo di 57 anni perché vessava i propri vicini di casa, costringendoli a vivere in un continuo stato di ansia, soggezione e preoccupazione per possibili ripercussioni. L’uomo aveva iniziato con minacce verbali, scritte offensive sui muri fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni fisiche. In alcune circostanza l’aggressore ha anche utilizzato un’ascia e un coltello, i vicini quindi hanno deciso di esporre denuncia.