Zorbas, l’inaspettato uragano del Mediterraneo ha causato gravissimi danni sulle coste ioniche della Sicilia. Le province di Messina, Ragusa e Catania sono le più colpite. Durante le giornate di venerdì 28 e sabato 29 settembre un implacabile vento è infuriato sulle città. Il mare si è alzato in onde anche di sei e sette metri, che hanno invaso l’entroterra, allagandolo. Ora Zorbas si sta spostando, dà tregua alla Sicilia e si dirige minaccioso verso le coste ioniche della Grecia.
La desolazione di Zorbas
Nonostante le previsioni e l’annunciata potenziale pericolosità dell’uragano, nessuno si aspettava che Zorbas sarebbe stato in grado di fare danni così ingenti. Sul web circolano immagini e video di strade allagate, imbarcazioni distrutte e mare infuriato. La potenza dei forti venti ha portato i mari di Sicilia a riversarsi per le strade, rischiando di mettere in ginocchio numerose cittadine. La velocità dei venti che spiravano sulla costa ha raggiunto i settanta chilometri orari, ma non è niente rispetto alla velocità registrata al largo dello Ionio. Qui il vento ha soffiato anche a centocinquanta chilometri orari.
La potenza del vento ha fatto sì che si alzassero onde altissime, in grado di distruggere intere strutture balneari, auto e imbarcazioni. Anche le coste ioniche di Calabria, Basilicata e Puglia sono state interessate da forti episodi temporaleschi, che però non hanno avuto la stessa potenza di quelli siciliani. Dopo aver messo sottosopra la costa orientale della sicilia, Zorbas si è diretto verso la Grecia. Qui i danni maggiori sono attesi per le giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre.