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Abusi e violenze sessuali su minori: arrestato autista scuolabus

Abusi

Gli agenti della Questura di Lecce hanno arrestato un dipendente di un Comune della provincia, accusato di abusi e violenza sessuale ai danni di minori.

Gli agenti della Questura di Lecce hanno arrestato un dipendente di un Comune della provincia con l’accusa di abusi e violenza sessuale aggravata ai danni di minori. L’indagine nei confronti dell’uomo è partita in seguito ad una denuncia effettuata dalla madre di tre bambine, che avrebbero subito le violenze dall’uomo.

Autista accusato di abusi

Un dipendente di un Comune in provincia di Lecce è stato arrestato dagli agenti della Questura, che in questo modo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura.

In particolar modo, l’uomo finito in manette (60 anni, originario di Melendugno ma residente da diverso tempo a Zollino) è un autista del servizio di scuolabus del Comune, che è stato accusato di abusi e di violenza sessuale aggravata ai danni di minori. A far partire le indagini è stata una denuncia sporta dalla mamma di tre bambine ai Servizi Sociali del Comune.

Le indagini

Le tre bambine, infatti, utilizzavano lo scuolabus e sarebbero state abusate in diverse occasioni dall’autista. Secondo le prime informazioni raccolte, i fatti sarebbero accaduti nel comune di Melendugno. L’uomo, secondo quanto è stato accertato dalle indagini, palpeggiava le ragazzine a bordo del veicolo, a volte in cambio di qualche regalo, come ad esempio poteva essere l’acquisto di un gelato o di una ricarica telefonica.

I fatti risalirebbero a due anni fa, al 2015, ma sarebbero andati avanti anche fino ai giorni dell’arresto sempre a bordo del pulmino. In alcuni casi, gli abusi sarebbero avvenuti in presenza anche di altri ragazzini, in altre occasioni invece sembra che gli studenti non fossero presenti sul bus.

L’uomo è stato poi accompagnato in carcere su disposizione del Gip Simona Panzera, in seguito alle indagini svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci. Il Gip ha motivato la custodia cautelare in carcere in virtù dell’età minore delle vittime e in virtù anche del rischio che il reato possa essere reiterato per il lavoro che l’uomo svolge.

La situazione giudiziaria dell’autista si sarebbe ulteriormente aggravata nel corso delle indagini, grazie alle testimonianze delle tre vittime che sono state ascoltate con la forma anonima dell’incidente probatorio. Le tre giovani sostanzialmente avrebbero confermato le accuse rivolte all’uomo.

Successivamente, una psicologa ha stilato un rapporto di consulenza sulla reale attendibilità di quanto dichiarato dalle vittime. L’indagato, al contrario, fino a questo momento non è mai stato ascoltato. Ma per la giornata di domani è fissato un interrogatorio di garanzia, durante il quale il sospettato avrà la possibilità di difendersi.

In ogni caso, l’indagine non sembra essere ancora del tutto chiusa. Oltre agli episodi raccontati dalle tre ragazzine e che hanno portato all’arresto dell’autista, gli uomini della Squadra Mobile stanno cercando di appurare se ci sono stati anche altri casi di molestie su ragazzine minorenni sempre a bordo del veicolo.

Inoltre, per avere un quadro ancora più completo della situazione e di come le cose siano realmente andate, sarà necessario anche aspettare l’interrogatorio a cui l’indagato sarà sottoposto. Questo interrogatorio, come già descritto in precedenza, andrà in scena nella giornata di domani, con l’uomo che avrà dunque la possibilità di difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte. In più avrà anche l’opportunità di spiegare la sua versione dei fatti. Successivamente le indagini andranno avanti fino a quando non verrà stabilito con certezza la colpevolezza o meno dell’autista sessantenne.