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Jackfruit, l'alimento completo al sapore di porchetta

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In futuro sarà il jackfruit a risolvere una volta per tutte il problema della fame nel mondo. Questo frutto può arrivare a pesare fino a 30 kg!

Il jackfruit non è altro che il frutto della pianta Artocarpus heterophyllus. È ricchissimo di vitamina B e vitamina C, ed è anche utilissimo per il sistema immunitario e per il benessere di pelle e occhi.
Il jackfruit è originario dell’India, in tale Paese viene considerato come il frutto delle persone più povere. È inoltre ricco di sali minerali e di carboidrati. Cotto questo frutto ha il sapore di porchetta. Può arrivare a pesare anche fino a 30 kg.
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Altre caratteristiche del jackfruit

Questo particolare frutto potrebbe essere una buona risposta alimentare per tutto quello che concerne i cambiamenti climatici (provocati dall’inquinamento atmosferico). È bene rilevare che il jackfruit è originario delle pendici indiane più a sud dell’Himalaya. Questo frutto, nel corso degli anni, si è diffuso in tutto il sud-est-asiatico, sulla costa atlantica del Brasile, su quella settentrionale dell’Australi e in altre numerose regioni tropicali.

Il jackfruit e le sue straordinarie potenzialità alimentari

Jackfruit
Il sapore del jackfruit è a metà tra ananas e porchetta. Le caratteristiche di questo frutto sono decisamente curiose e questo a partire dal gusto: quando è fresco somiglia ad un ananas o ad una mela, mentre cotto ha un sapore del tutto simile a quello di una porchetta. Il jackfruit è davvero imponente per dimensioni: pesa fino a 30 kg.
La cosa più interessante di questo frutto (che in italiano viene anche detto giaca, di derivazione portoghese) è la sua particolare composizione. La polpa e i semi del jackfruit, entrambi edibili, sono pieni di carboidrati, infatti, contengono ferro, calcio e potassio.
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Secondo alcuni scienziati, se mangiate da dieci a dodici arilli (che sarebbe la parte esterna del seme) di jackfruit al giorno, non avrete bisogno di altri alimenti per 12 ore.

In India il jackfruit è il frutto dei poveri

Il jackfruit, in India, non è profeta in patria, e questo dipende in gran parte dal fatto che viene considerato come un frutto da gente estremamente povera. E tutto questo nonostante il governo indiano si prodighi per la sua promozione, ma ancora si stenta ad accettare il jackfruit come una proposta alimentare. Altre nazioni (come ad esempio: Vietnam e Sri Lanka) riservano al jackfruit tutt’altra accoglienza: l’industria alimentare, oltre al fatto di proporlo fresco, trasforma il frutto in farina, in gelato, in pasta, in papad (che è come una sorta di chips croccante, da utilizzare come contorno o snack). Poi lo commercializza anche inscatolato.
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Altre considerazioni conclusive

Nei Paesi emergenti, questo frutto dovrebbe essere una coltivazione da promuovere e questo perché tutto sommato abbastanza facile da coltivare. Il jackfruit resiste ai parassiti, alle alte temperature, alle malattie, alla siccità ed altro ancora. E soprattutto viene incontro alle grandi sfide che gli agricoltori di questi Paesi meno fortunati del pianeta devono ogni giorno affrontare per cercare di contrastare in maniera efficace i cambiamenti climatici.
Per un pianeta in cui gli agricoltori continuano a puntare su tre coltivazioni principali (grano, mais e riso), sempre meno produttive a causa dell’inquinamento atmosferico e del conseguente riscaldamento globale, il jackfruit potrebbe rivelarsi alquanto provvidenziale.